Audizione

Raddoppio ferroviario, CIA Savona: “Piano indennizzi e nuove aree agricole, altrimenti pronti alla protesta”

Il direttore Geddo: “La Regione deve sostenere la salvaguardia del settore in un’area strategica per la produzione agricola”

raddoppio spostamento ferroviario

Ponente. “Come CIA Savona abbiamo rilevato, finalmente, una apertura da parte regionale rispetto alle ragioni del settore agricolo e all’impatto che comporterà il nuovo tracciato ferroviario su oltre un centinaio di aziende nel ponente savonese. Il presidente Alessio Piana e i commissari, su richiesta di Arboscello, ci hanno ascoltati, rivolto domande e dimostrato interessamento alla problematica dell’impatto del nuovo tracciato Andora – Finale sul settore agricolo”.

Lo ha detto il direttore provinciale della Confederazione Italiana Agricoltori Osvaldo Geddo, il primo rappresentante di categoria a parlare nel corso dell’audizione avvenuta nella III Commissione del Consiglio Regionale, con al centro le richieste dell’agricoltura savonese rispetto all’impatto che l’opera avrà nelle aree occupate da terreni, serre, magazzini, depositi e altre infrastrutturazioni per la produzione agricola.

“Abbiamo lamentato l’inaccettabile mancanza di informazioni e chiesto l’apertura di un confronto con il Commissario e con Italferr Spa per un minore impatto ambientale del progetto che dovrebbe stare nella fascia di rispetto autostradale e chiesto di aprire un tavolo operativo sulle necessarie compensazioni a imprese, coltivatori e produttori agricoli compresa la possibilità di trasferimento delle aziende in nuove aree da realizzare nei siti di abbancamento del materiale di scavo” ha evidenziato ancora il direttore CIA Savona.

“Inoltre, come ribadito già in una nostra prima lettera inviata anche al Commissario dell’opera Vincenzo Macello, insistiamo sul coinvolgimento delle associazioni agricole sul tracciato che ci deve essere illustrato a livello di mappatura catastale sulle superfici agricole interessate”.

“Qualora perdurasse la mancanza di informazioni e di coinvolgimento delle categorie agricole si andrebbe inevitabilmente a forme di protesta radicale e, probabilmente, di contezioso legale” fa sapere CIA di Savona.

“CIA Savona si è messa a disposizione con il presidente della Provincia di Savona e i sindaci di Albenga e Borghetto Santo Spirito – i comuni maggiormente interessati -, per un confronto diretto e dettagliato sulla questione”.

“Un percorso non certo semplice, in quanto coniugare l’ultima tratta del progetto di completamento con un riassetto del settore agricolo e delle sue filiere produttive nell’area più vocata all’agricoltura della Liguria non potrà avvenire in modo autoritario e vessatorio, senza il coinvolgimento dei rappresentanti delle aziende agricole che vedono compromesso il proprio futuro”.

“Auspichiamo, quindi, dopo l’audizione in Regione di ieri, l’avvio di un percorso virtuoso a tutela dell’agricoltura del ponente savonese, delle sue aziende e produttori, spina dorsale del settore e di tutta l’economia locale, con il sostegno dei sindaci, dei consiglieri regionali e dei parlamentari del territorio” conclude il direttore Geddo.

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