Celle Ligure. Dalla ringhiera che sovrasta la spiaggia di ciottoli bianchi, sotto le ex Colonie di Celle Ligure, Luigi Bertoldi rilascia un suo commento personale anche alla luce della bufera scatenatasi in seguito alla maxi indagine che vedrebbe, condizionale d’obbligo, coinvolti anche gli Spinelli, la cui società Punta dell’Olmo sta riqualificando la zona dove un tempo sorgevano le Bergamasche.
Secondo quanto emerge dalle carte, tra Giovanni Toti e Aldo Spinelli ci sarebbero state diverse conversazioni legate alle varie operazioni di interesse dell’armatore. I due si sarebbero incontrati spesso sullo yacht di Spinelli e da lì il presidente della Regione – sostengono i pm – avrebbe contattato Paolo Emilio Signorini, all’epoca presidente dell’Autorità Portuale, chiedendo favori per l’ex presidente del Genoa. Pratiche sbloccate o velocizzate, concessioni più lunghe di quanto previsto. Tra i temi sul tavolo anche le ex Colonie Bergamasche: “Sto pranzando con l’intera famiglia Spinelli. Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia di Punta dell’Olmo” avrebbe detto Toti in una occasione a un suo collaboratore. Il tutto – è il sospetto degli inquirenti – in cambio di finanziamenti da parte di Spinelli per le campagne elettorali delle liste facenti capo a Toti.
Gli sviluppi della vicenda si vedranno, mentre Bertoldi, memoria storica di Celle e già sindaco del paese, noto per aver portato avanti con passione perplessità circa questa operazione, rilascia il suo punto di vista. “Mi sono occupato della questione, denunciando presunte irregolarità, presunte illegittimità. Ma non l’ ho fatto da solo – rimarca – l’ho fatto con autorevoli personalità, anche del mondo politico. Gli esposti sono stati firmati dal senatore Nicola Morra, già presidente allora della Commissione Parlamentare Antimafia. Illegittimità evidenti”.
E poi spiega, riferendosi a normative che riguarderebbero la zona in questione: “Zona di elevatissimo valore ambientale, non è consentito edificare nuove costruzioni né alterare quelle esistenti. Consentita la demolizione e la ricostruzione tale e quale”.
Ieri Giorgio Sacchi, presidente della società costruttrice, interpellato in merito alla vicenda giudiziaria, ha risposto a IVG che irregolarità non sono state evidenziate oltre a sottolineare che l’operazione delle colonie proseguirà “senza problemi e con serenità”. Sull’iter che ha subito contraccolpi negli anni e con polemiche circa presunti aumenti di volume, Sacchi ha aggiunto
che “dopo indagini e verifiche non sono stati riscontrati”.
Bertoldi prosegue e aggiunge che, a suo avviso, ci sarebbero altre illegittimità. E ora che farà, andrà avanti sulla questione? “Se lo Stato, in qualche sua espressione, dimostrerà di esserci, dalla nostra parte andremo avanti”.