Cairo Montenotte. La vittoria interna contro l’Imperia ha fatto gioire tutti i tesserati della Cairese e chi era sugli spalti a tifare per i gialloblù. Gli abbracci ai gol, il saluto al pubblico a fine partita e la festa in spogliatoio sono stati momenti di estrema liberazione per la tensione del prepartita. I nerazzurri di Pietro Buttu sono sempre al primo posto ma ora i punti di distanza sono sei, non più nove.
Riccardo Boschetto si complimenta con tutti i suoi ragazzi: “Quello che ci interessava era dimostrare a noi stessi di essere all’altezza della prima della classe. Il distacco di nove punti era dovuto a tante situazioni che noi sappiamo. Dalla costruzione alla tempistica, tutte cose che ho già ampiamente detto. Direi che oggi abbiamo meritato. Sarebbe stato un peccato non vincere dopo tutte le occasioni create. Alleno un gruppo fantastico composto da ragazzi eccezionali: sono stati tutti sul pezzo e non hanno mai mollato, lavorando con grande intelligenza ed intensità. La partita era di una difficoltà clamorosa, c’era la spada di Damocle di dover fare un unico risultato contro una squadra che sotto questo profilo penso che sia maestra. Sono bravi a gestire i risultati e a volte portarli a casa anche con un una/due occasioni. Anche a loro vanno i miei complimenti, sono in testa con pieno merito. Dovevamo darci delle risposte e ce le siamo date. Continuiamo sul nostro percorso, la classifica non ci interessa. Oggi festeggiamo ma da domani la testa andrà al Golfo Paradiso, l’intoppo è sempre dietro l’angolo. Dobbiamo giocare con questo tipo di cattiveria, intensità e qualità“.
L’abbraccio al secondo gol è stato particolarmente toccante: anche Basso è corso ad abbracciare il tecnico piemontese dalla sua porta, per poi finire ad esultare tutti insieme proprio davanti alla panchina. Boschetto non ha mai avuto dubbi sulla compattezza della squadra: “L’unico dubbio era riguardo alla tempistica. Bisognava avere del tempo per creare qualcosa di importante, facendo scattare qualche scintilla con il lavoro. Non siamo solo forti come singoli ma anche come gruppo. Abbiamo sentito, come ho già detto, una narrazione sbagliata. C’è chi ci dava come ‘non giudicabile’ e qualcuno ha pensato che io volessi fare polemica. Io sorrido. Noi sappiamo benissimo cosa stiamo costruendo all’interno del nostro gruppo di lavoro e c’è grandissima condivisione con tutto l’ambiente, altra cosa che inizialmente abbiamo fatto fatica ad accendere. Ci sono tutte le componenti per provare a riportare la Cairese in Serie D e dobbiamo assolutamente continuare su questa strada, siamo pronti a giocare fino a giugno per i playoff. Se non ci riusciremo, avremo la coscienza a posto perché avremo fatto tutto il possibile”.
“Solo un suicidio dell’Imperia al momento può farci vincere il campionato – ha dichiarato il tecnico gialloblù -. Non guardo, quindi, a cosa farà l’Imperia ma a cosa dobbiamo fare noi. Con questo tipo di atteggiamento, contando la qualità che abbiamo e che nessuno nasconde, possiamo ambire anche con un percorso alternativo. Chiaramente pensando solo alla qualità, senza le componenti che negli ultimi due mesi abbiamo messo in campo, eravamo poca cosa“.