Cosseria. “Un gesto inquietante, che non ha spiegazioni. Non riesco a immaginare alcun abitante di Cosseria o alcuna comunità del luogo riuscire anche solo a concepire un gesto del genere. Non mi darò pace finché non avremo trovato il responsabile: credo che abbia bisogno di cure, oltre che di una pena severa“.
E’ l’amarissimo commento del sindaco di Cosseria, Roberto Molinaro, poco dopo il ritrovamento di un crocifisso vandalizzato sulla strada che porta ai ruderi del castello. Il Cristo, realizzato in legno, è stato orrendamente mutilato: qualcuno gli ha mozzato entrambe le gambe e poi, non contento, ne ha infilzata una nel costato della scultura.
A scoprire l’atto vandalico sono stati alcuni biker che, di fronte a quella scena, hanno contattato proprio il primo cittadino inviandogli le foto dello scempio. “Un gesto orribile, ingiustificabile e assurdo – insiste Molinaro – Non ha spiegazioni qui a Cosseria, non mi viene in mente nessuna persona, o tantomeno nessuna comunità che possa minimamente immaginare di fare un gesto del genere. Non è sicuramente qualcosa che riguarda la fede, dato che tra le comunità delle varie religioni qui i rapporti sono assolutamente ottimi“.
Una possibile spiegazione potrebbe arrivare allora, forse, dalla politica: sotto la croce infatti c’è un cippo che ricorda i caduti della divisione di fanteria Cosseria, che nel 1943 sul Don fu l’ultimo baluardo a resistere alla controffensiva sovietica. Ma anche questa ipotesi appare improbabile, dato che il cippo in sé non è stato vandalizzato: i responsabili si sono accaniti solo sulla croce e sull’entrata dell’area (la scultura sacra infatti non si trova sul sentiero, ma a circa 15 metri di distanza in un’area delimitata).
Qualche atto vandalico è stato scoperto poco dopo anche nell’area del castello, dove sono state rimosse alcune lapidi che ricordavano caduti della Seconda Guerra Mondiale o della battaglia napoleonica.
“Questo era un luogo di silenzio e rispetto – commenta amaro il sindaco – Ma la cosa più inquietante sono i dettagli, con quell’arto di legno infilzato nel torace. Questo episodio sta turbando molto gli abitanti di Cosseria, non mi darò pace finché non verrà trovato il responsabile”. Ora il crocifisso danneggiato è stato rimosso ed è a disposizione della magistratura; delle indagini si occupano i carabinieri.
Aggiornamento – In questo articolo le reazioni del mondo politico, in quest’altro quella dei residenti
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