Cosseria. Incredulità, sgomento, rabbia, orrore e persino paura: questi i sentimenti dei cosseriesi profondamente colpiti e offesi dalla mano di ignoti (per ora). Il ritrovamento del Cristo ligneo della Divisione Cosseria “amputato e impalato” ha scosso gli animi di credenti, atei, religiosi, laici, politici, gente comune, bambini e adulti.
Ciò che si fa sempre più strada è la convinzione che non sia stato un gesto compiuto con lo spirito di una (seppur oltraggiosa) bravata, tantomeno messo a segno da giovani scapestrati, ma per molti si tratta di una profanazione, di un episodio irriverente che nasconde ben altro. Sul caso stanno indagando i carabinieri: la pista di un atto delittuoso sarebbe avvalorata da altri segnali offensivi, sacrileghi, come il danneggiamento di alcune lapidi di militari presenti nell’area del castello.
Il misfatto è sicuramente recente. Ieri alcuni bikers in transito hanno dato l’allarme contattando direttamente il sindaco Roberto Molinaro, ma proprio nei giorni scorsi il Cristo era stato immortalato in tutta la sua sacralità da un foto amatore di Cosseria e l’immagine era stata pubblicata su Facebook. Ma non solo. C’è chi sostiene di non aver notato nulla di strano durante una passeggiata nel pomeriggio di giovedì, quindi il vilipendio potrebbe risalire a poche ore prima del ritrovamento.
L’area dell’antico castello rappresenta per i cosseriesi la storia, il passato, le origini del paese, ma anche un vero e proprio angolo naturale dove trascorrere momenti di relax. Un luogo cosiddetto “del cuore”, dove nella bella stagione vengono accompagnati gli alunni per escursioni all’aperto, e dove oltre alle rievocazioni storiche negli anni scorsi si organizzava una camminata gastronomica, per assaporare anche gli scorci paesaggistici.
La statua è stata rimossa e verrà restaurata, ma l’offesa resterà nella mente di chi spera di conoscere presto i responsabili dell’ignobile gesto. Molta la solidarietà espressa al primo cittadino da parte di sindaci, amministratori, politici (tra cui il Governatore della Liguria Giovanni Toti, Matteo Salvini o Giorgia Meloni), ma non sono mancate nemmeno le offerte di aiuto economico sia per ripristinare la statua, sia per realizzare un altare e ampliare così quello che potrebbe diventare un santuario dedicato alla risurrezione di Cristo, che vince contro il male.
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