Albissola Marina. Ha sporto denuncia ai carabinieri il ragazzo di 21 anni che nella notte tra venerdì e sabato è stato picchiato da un buttafuori fuori servizio nel corso di una rissa in via dei Ceramisti ad Albissola Marina. Sono così iniziate ufficialmente le indagini sull’episodio diventato di dominio pubblico a causa di un video, ripreso da uno dei presenti, che mostra la rissa: tra grida, colpi e rincorse, è perfettamente visibile un uomo – che è poi emerso essere un buttafuori che aveva da poco terminato il servizio in una vicina discoteca – che colpisce il ragazzo – già a terra – con un violento calcio al volto.
Sul posto era intervenuta una pattuglia dei carabinieri: il giovane, però, in un primo tempo, aveva deciso di non sporgere denuncia e di rifiutare il trasporto in ospedale, dove si è poi recato in autonomia il mattino dopo a causa del trauma facciale: per lui alcune abrasioni alla fronte e una infrazione delle ossa nasali, giudicata guaribile in 30 giorni.
Nelle ore successive, però, il caso è montato. Le immagini diffuse dagli amici, particolarmente forti, hanno suscitato clamore e sono arrivate le prime due, importanti reazioni: quella dell’agenzia di sicurezza, che ha annunciato l’intenzione di licenziare il buttafuori, e quella del sindaco, che ieri pomeriggio ha firmato una ordinanza contingibile urgente che impone la chiusura dei locali a mezzanotte e mezza fino al prossimo 21 aprile. Scenario a cui ora si aggiungono ufficialmente le indagini dei militari, dopo la denuncia del giovane.
Due gli elementi chiave su cui si baseranno essenzialmente gli accertamenti. Il primo è ovviamente il video girato dai presenti, già consegnato agli investigatori: non permette di ricostruire l’origine della rissa, ma mostra molto chiaramente il calcio al volto e il fatto che il 21enne, nel momento in cui viene colpito, è già a terra. Un gesto quindi, oltre che particolarmente violento, totalmente gratuito e ingiustificato: anche qualora il giovane in precedenza avesse avuto parte attiva nella rissa – cosa che il diretto interessato nega – le immagini mostrano che, nel momento in cui il buttafuori sferra quel calcio, il giovane è sostanzialmente già inoffensivo.
Il secondo elemento utile è rappresentato dalle immagini della videosorverglianza della zona: attraverso le riprese i militari sperano di poter ricostruire le origini della rissa, particolare su cui le testimonianze divergono. La madre del giovane a IVG ha raccontato che, nel momento in cui il figlio ha raggiunto via dei Ceramisti, la contesa era già in corso (per ragioni ignote) e che il buttafuori si sarebbe rivolto contro di lui solo a causa di una precedente discussione verbale davanti al locale (quando l’addetto alla sicurezza aveva allontanato il ragazzo).
Uno dei buttafuori presenti, invece, ha raccontato (anonimamente) a IVG che la reazione all’apparenza ingiustificata del collega sarebbe dovuta a provocazioni precedenti di alcuni dei ragazzi coinvolti nella zuffa, che avrebbero cercato per primi lo scontro con gli addetti. “Una cosa che succede spesso – ha raccontato – Il collega ha sicuramente sbagliato, ma ogni settimana siamo bersaglio di queste provocazioni, ragazzini che vengono in gruppo per picchiarci”.