Altare. Rigassificatore, favorevole o contrario? “Prima della riunione con i tecnici di Snam e Rina e la struttura commissariale, non voglio esprimermi. Ormai se ne è parlato tanto, qualcuno ha anche scritto cose fantascientifiche, ma capisco la paura ed è giusto confrontarsi. Per questo non voglio andare dietro a nessuna corrente, ma prima capire a livello tecnico facendomi aiutare da chi è competente e poi prendere una decisione”. Sta al centro il sindaco di Altare Roberto Briano che, nonostante la netta contrarietà del suo partito (il PD), ha deciso di aspettare la riunione di giovedì 28 settembre a Genova per dire la sua sul progetto. Anche la cittadina valbormidese, infatti, sarà interessata dal passaggio del metanodotto.
“Ad Altare – spiega il primo cittadino – interesserà 3120 metri di tubazioni, solo 600 metri saranno costruite ex novo, mentre le restanti saranno rimosse e sostituite da condutture più grandi. Ci saranno però alcune modifiche al tracciato, ad esempio prima i tubi passavamo alla sinistra del Bormida, mentre secondo il progetto passeranno a destra. Per una parte non verranno fatti degli scavi ma sarà costruito un micro tunnel”.
“Come giunta abbiamo analizzato più e più volte i progetti, secondo me abbiamo fatto un lavoro egregio in collaborazione con l’ufficio tecnico. E sono nati alcuni interrogativi che porteremo alla riunione di Genova. Spiace che non avverrà ad Altare, dove la partecipazione sarebbe potuta essere più ampia e avrebbe potuto esserci anche l’opposizione”, sottolinea Briano.
“La prima cosa che ci è saltata all’occhio – prosegue – è che parte dell’impianto verrà costruito nello stesso tratto in cui dovrebbe passare anche il viadotto della nuova variante dell’autostrada A6. Chiederò se sono compatibili e se questo avrà delle implicazioni, entrambi i progetti devono essere ancora realizzati si potrebbe collaborare invece di essere costretti a ripetere gli studi. Le tubazioni inoltre passeranno vicino alle sorgenti e al monastero induista, vogliamo fare chiarezza su diversi aspetti, in primis quello ambientale”.
Prima della riunione con Snam, l’amministrazione incontrerà i proprietari dei terreni interessati dal passaggio del metanodotto: “Mostreremo loro il progetto e raccoglieremo le loro istanze per portarle a Genova”, afferma Briano. La riunione si terrà giovedì 21.
Briano frena invece sull’organizzazione di un incontro pubblico, come avvenuto a Carcare, dove il sindaco Mirri ha chiesto ai colleghi di Altare e Cairo di seguire il suo esempio. “Non escludo a priori che dopo il 28 possa cambiare idea, ma solitamente a questi incontri arriva tutto il fronte contrario e quello a favore non ha il coraggio di venire, quindi si trasformano in caciara e non sono produttivi. Inoltre ritengo che non debba essere un sindaco ad organizzarli, bensì il commissario”.
E riguardo al tavolo dei sindaci sul rigassificatore, Briano evidenzia: “Sono sempre favorevole al confronto, ho partecipato in prima persona alla prima riunione, mentre a quella di mercoledì è andato il mio vicesindaco. Ritengo però che alle riunioni operative debbano partecipare solo i comuni coinvolti direttamente dal progetto, se si è in troppi si rischia di fare confusione e diventa più difficile trovare una soluzione”.
Ed infine una critica a Toti: “Dispiace aver saputo del progetto solo da una conferenza stampa, senza che prima fossero stati avvertiti i territori interessati”.