Provincia. L’attesa schiarita prevista dal decreto per enti locali del Governo sembra non arrivare in quanto le risorse stanziate per le Province italiane sarebbero assolutamente insufficienti: così scatta una nuova mobilitazione dell’Upi – Unione Province Italiane -, con una protesta in piazza a Roma prevista per il prossimo 18 maggio.
Sarà presente una delegazione della Provincia di Savona e alcuni sindaci del territorio provinciale che manifesteranno il disagio per una situazione di incertezza finanziaria che sembra non trovare ancora soluzione (nonostante le apparenti promesse) e con le Province impossibilitate a svolgere la programmazione adeguata per le funzioni a loro assegnate.
Giovedì prossimo una rappresentanza dell’Upi incontrerà nuovamente il Governo, assieme ad alcuni parlamentari coinvolti nella “vertenza” delle Province italiane, molte delle quali alle prese con difficili equilibri di bilancio. In questi giorni è approdato in parlamento il decreto legge enti locali che prevede un finanziamento alle Province, servirebbero 650 milioni a detta del SOSE, che è l’agenzia statale che ha fatto i calcoli dei reali fabbisogni su costi standard delle Province, ma la proposta del governo parla di soli 210 milioni.
Per la Provincia di Savona, ad ora, con un bilancio ancora da chiudere e per il quale servono almeno 7 mln di euro, sarebbero disponibili solo i 100 mila euro che erano già stati programmati per gli interventi di manutenzione delle strade provinciali, ma del resto non v’è alcuna traccia, o meglio “sarebbero briciole rispetto alle necessità dell’ente provinciale savonese” ha detto senza mezzi termini il vice presidente di Palazzo Nervi Luana Isella, almeno stando a quanto trapelato sul decreto che è stato al centro di un recente incontro del CAL – Consiglio Autonomie Locali – a Genova.
“Stiamo chiamando a raccolta ancora una volta i sindaci del nostro territorio: non siamo ancora in grado a maggio di avere qualche certezza sulle risorse e disposizione, con un programma finanziario sicuro e credibile che permetta di ripianare la situazione debitoria e affrontare gli interventi complessivi per strade e scuole. Per questo serve il massimo sostegno per la mobilitazione a Roma affinché il Governo rimoduli i finanziamenti alle province italiane, compresa quella savonese in grave sofferenza” conclude Isella.