Provincia. “Siamo in attesa di conoscere dal Governo, come tante altre province italiane, il proprio futuro e in particolare se l’ente potrà avere le dotazioni finanziarie necessarie per adempiere alle sue funzioni ancora riconosciute costituzionalmente”. Queste le parole della vice presidente della Provincia di Savona Luana Isella al termine del vertice a Roma dell’Upi – Unione Province Italiane -, con al centro proprio le difficoltà di bilancio per gli enti provinciali falcidiati dai tagli e dal mancato trasferimento di risorse.
La situazione di Palazzo Nervi resta senz’altro critica, con un disavanzo stimato per il 2016 intorno a 1,8 mln di euro e che potrebbe arrivare a 7 mln stando all’attuale situazione finanziaria: è la cifra necessaria per arrivare a chiudere il bilancio 2017 e avviare così la programmazione degli interventi. Qualche risorsa la Provincia potrebbe incassarla dalla Regione Liguria, tuttavia se non arriveranno le certezze economiche richieste dal Governo centrale difficile ipotizzare piani e progetti.
“Il nostro obiettivo resta quello di chiudere il bilancio 2017 a fine marzo, primi di aprile, una tempistica necessaria per poi riuscire a pianificare rispetto a funzioni fondamentali come edilizia scolastica, tutela e valorizzazione dell’ambiente, trasporti e strade provinciali” aggiunge Isella.
Nelle prossime ore è previsto un faccia a faccia tra il ministro Padoan e il presidente dell’Upi Achille Variati, dal quale si attendono risposte definitive.
“E’ chiaro che se non arriveranno le risorse necessarie al funzionamento e all’operatività dell’ente siamo pronti a protestare e ad altre iniziative assieme a tutte le province italiane. Naturalmente esporremo la situazione anche ai sindaci del territorio savonese per condividere assieme la battaglia di sopravvivenza dell’ente-Provincia” conclude il vice presidente Isella.