Domenica 10 dicembre. Cairese batte Forza e Coraggio in trasferta. Primo posto in classifica. E dopo la falsa partenza non era scontato. A quel punto la squadra di Boschetto, poi rinforzata dal mercato, avrebbe dovuto accelerare galvanizzata dal risultato ottenuto. Invece sono arrivati due punti nelle ultime quattro partite, solo due i goal fatti e vetta a -7. Comprensibilmente, poca voglia di parlare oggi dopo la partita contro l’Athletic Club Albaro.
Dopo quattro partite si può parlare di crisi di gioco che porta alla crisi di risultati. Il problema non è nemmeno difficile da ricercare: non si è creata quell’armonia di gioco che consente di avere la sicurezza e la personalità necessarie quando le cose girano male. Vero, con Arenzano e Serra Riccò la squadra ha avuto più occasioni delle avversarie. Ma sciuparle è una colpa e non si può solo parlare di malasorte, visto che viene bilanciata dalla buona sorte del 3 a 2 in extremis contro la Golfoparadiso.
Contro il Taggia, una sconfitta senza appello per 2 a 0. Discreta la partita contro l’Arenzano, ma solo nella seconda parte del primo tempo la Cairese ha convinto. Contro il Serra Riccò le occasioni sono arrivate, ma oltre ad averle clamorosamente fallite erano spesso frutto di palloni calciati in mezzo all’area. I gialloblù faticano a liberare al tiro i propri stoccatori con la manovra. Dopo una buona partenza oggi contro l’Athletic Club di Albaro, la squadra è rientrata in campo col goal di vantaggio ma senza il piglio giusto. Tanto, troppo nervosismo per una corazzata che dovrebbe gestiere partite ed episodi. Zero goal degli attaccanti nelle ultime quattro uscite.
Una squadra forte, con giocatori che danno del tu al pallone, che però manca di “sale” nei momenti cruciali e nelle partite che contano. Classifica alla mano, i gialloblù hanno vinto solo due partite (Rivasamba e Pietra Ligure) su otto contro le prime sette in classifica. Sconfitte contro Imperia, Athletic, Arenzano (k.o. all’andata, pari al ritorno) Campomorone e Angelo Baiardo. Mancano quei pareggi d’esperienza che possono dare un volto diverso alla classifica. In totale solo 9 vittorie sulle 18 gare disputate.
La società ha compiuto sforzi notevoli a dicembre assecondando le richieste di Boschetto e regalandogli una rosa in grado di giocare più in verticale. Basterebbe quanto fatto a dicembre sul mercato per togliere alibi ad allenatore e giocatori. Tuttavia, il club ha anche reclutato il nove “classico” pescandolo in seconda serie argentina. Più di così. Urge trovare la tranquillità – oltre a qualche linea di passaggio in più – per rimettersi in carreggiata. Vero, come dice Boschetto, che nessuno ha detto che la Cairese deve “ammazzare il campionato” però la società si aspetta che perlomeno si provi a vincerlo. Visto che solo una alla fine sale direttamente, bisogna prendere in considerazione lo stretto imbuto dei playoff, prima regionali e poi nazionali, per eventualmente provare a emulare la Lavagnese dello scorso anno. Insomma, darsi un duplice obiettivo che psicologiamente può aiutare per non essere schiacciati dalle pressioni.