Apoteosi ingauna

Albenga, il sogno è realtà: dopo 33 anni sarà Serie D

Anselmo e Grandoni regalano alla squadra di Pietro Buttu uno storico traguardo

Risultato: Arenzano 1-2 Albenga (18’ Anselmo, 28’ L. Damonte, 82’ Grandoni) 

Al 99’ l’arbitro fischia tre volte. Termina cosí 1-2 un match che ha premiato l’enorme voglia dell’Albenga, squadra riuscita ad approfittare della superiorità numerica ottenendo la matematica certezza della promozione in Serie D 33 anni dopo l’ultima volta.

Al 93’ Metalla calcia alto una punizione da buona posizione scatenando la gioia dei supporter dell’Albenga.

Il direttore di gara comanda 9 minuti di recupero: inizia praticamente un’altra partita al Gambino.

All’89’ De Sousa trova il terzo sussulto, ma l’arbitro annulla tutto a causa di una posizione di offside.

All’88’ ecco l’ultima mossa di Corradi: dentro Metalla, fuori Baroni.

All’86’ Galleri rileva Rossi, l’Arenzan opta per inserire forze fresche nel tentativo di riprendere il match.

All’82’ esplode la gioia ingauna al Gambino. Grandoni pennella una magica traiettoria direttamente da punizione battendo Marotta: è 1-2 Albenga!

Al 78’ l’Albenga spinge fortissimo nel tentativo di trovare la via della rete, ma l’Arenzano continua in un’eroica difesa della propria porta.

Al 76’ De Sousa prende il posto di Graziani, i bianconeri tentano il tutto per tutto in questo finale.

Al 73’ entrambe le squadre operano una sostituzione: Molinari rileva Lupi nell’Arenzano, dentro Beluffi per De Benedetti per l’Albenga. Buttu sceglie il 4-3-3 per l’ultimo quarto d’ora di gara.

Al 67’ Meazzi e Alessandro Damonte prendono il posto di Baroni e Piccardo: mister Corradi ridisegna i suoi optando per un doppio cambio.

Al 66’ il gioco riprende con Sogno il quale si incarica di calciare la punizione da lui conquistata: pallone alto, brivido per Marotta.

Al 65’ il gioco è fermo da ormai 7 minuti. Il lancio di un petardo in campo e le proteste in seguito alla decisione del signor Mazzoni impediscono la ripresa ordinaria del match.

Al 58’ Pirozzi stende Sogno lanciato verso la porta difesa da Marotta e l’arbitro non ha dubbi: cartellino rosso per il numero 2 dell’Arenzano, la squadra di mister Corradi giocherà l’ultima mezz’ora in 10 uomini!

Al 57’ l’Albenga torna in vantaggio con la rete di Gargiulo, ma il direttore di gara annulla tutto a causa del tocco di mano del difensore bianconero.

Al 55’ Piccardo stende Mariani lanciato verso la porta: cartellino giallo inevitabile per il numero 5 dei locali.

Al 48’ Buttu rivoluziona la sua squadra operando una tripla sostituzione: Moi, Mariani e Trofo rilevano Garibbo, Scarrone e Di Salvatore, nuovo fosforo in campo per l’Albenga.

Al 46’ pronti via e Pellicciari viene immediatamente sanzionato a causa di qualche protesta di troppo.

Alle 16.04 l’arbitro comanda la ripresa delle ostilità. Nessun cambio al momento, si ripartirà dagli stessi ventidue scesi in campo dal 1’.

Termina così 1-1 senza ulteriori emozioni un primo tempo equilibrato, 45 minuti in cui i padroni di casa sono riusciti ad imbrigliare la manovra di un Albenga molto contratto.

Al 46’ c’è ancora tempo per uno splendido suggerimento di Garibbo che libera Di Salvatore in campo aperto il quale, tuttavia, manca lo specchio della porta: pallone alto, brivido per l’Arenzano.

Il direttore di gara comanda 2 minuti di recupero.

Al 44’ Lorenzo Damonte viene sanzionato a causa di un intervento duro.

Al 43’ incredibile al Gambino. Biancato con un apprezzabile scavetto prova ad approfittare di un’incertezza in uscita di Scalvini, ma il palo soffoca il grido di gioia dell’Arenzano: che brivido per Gargiulo e compagni!

Al 42’ la panchina dell’Albenga insorge per un possibile rigore non fischiato dal signor Mazzoni, il quale mostra il cartellino rosso a Radu per aver esagerato con le proteste.

Al 38’ Pellicciari trova la rete del vantaggio dei locali, ma l’assistente alza la bandiera: pescato in posizione di offside il numero 9 dell’Arenzano.

Al 33’ l’Albenga cerca immediatamente di reagire con una buona conclusione di Grandoni, ma Marotta risponde presente bloccando senza particolari grattacapi.

Al 28’ cambia nuovamente il risultato al Gambino. Lorenzo Damonte si incunea nell’area di rigore avversaria trovando la via della rete: è 1-1!

Al 23’ Barisone viene sanzionato per aver reagito in seguito ad un’irregolarità commessa ai suoi danni: si infiamma la sfida, l’Albenga vuole vincere.

Al 18’ Anselmo fa esplodere il pubblico di fede ingauna: l’esterno offensivo in forza ai bianconeri porta avanti i suoi sfruttando al meglio uno splendido suggerimento di Sogno: è 0-1 Albenga al Gambino!

Al 12’ Lupi dal limite dell’area tenta di spaventare la retroguardia ospite, ma il suo tentavo termina debole tra le braccia di un ben posizionato Scalvini.

Al 6’ Sogno cerca controlla spalle alla porta cercando in seguito di fulminare Marotta in girata: pallone di un soffio a lato, buona partenza degli ingauni.

Alle 15.01 il direttore di gara comanda l’inizio dell’incontro.

Arbitro del match è il signor Alessandro Mazzoni di Chiavari, fischietto coadiuvato da Lorenzo Massa e Mauro Vigna della medesima sezione.

Le formazioni

I padroni di casa guidati da mister Corradi si schierano con Marotta, Pirozzi, L. Damonte, Rossi, Piccardo, L. Baroni (C), Biancato, Lupi, Pellicciari, A. Damonte, F. Baroni.

A disposizione ci sono Faggiano, Della Rossa, Meazzi, Molinaro, Chiappino, Metalla, Cicirello, A. Damonte, Galleri.

Gli ospiti allenati da Pietro Buttu rispondono con Scalvini, Barisone, De Benedetti, Garibbo, Scarrone, Gargiulo (C), Di Salvatore, Grandoni, Sogno, Graziani, Anselmo.

In panchina si accomodano Radu, Gibilaro, Trofo, Moi, Giudice, De Boni, Beluffi, De Sousa, Mariani.

Presentazione

Arenzano. Oggi pomeriggio, presso lo stadio “Nazario Gambino”, Arenzano e Albenga si sfidano in occasione della trentaduesima giornata del campionato di Eccellenza. Gli ingauni con una vittoria potrebbero dare il via ai festeggiamenti ottenendo la certezza matematica della promozione in Serie D. Presente una gremita delegazione di tifosi bianconeri, è tutto pronto per l’inizio del match.

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