Albenga. “Raddoppiare l’ospedale di Albenga costa 2/3 in meno rispetto ai fondi necessari previsti per la riqualificazione del Santa Corona di Pietra Ligure, struttura adibita ad ospedale alla fine degli anni ’70. L’unico modo per riportare il pronto soccorso al Santa Maria di Misericordia è quello di chiudere il nosocomio pietrese. Il sindaco Tomatis abbia il coraggio di dirlo oggi e non arrivi sempre per ultimo con le iniziative”.
È questa la proposta shock formulata dal consigliere di minoranza albenganese di Forza Italia Eraldo Ciangherotti, dopo la decisione del governatore e assessore alla Sanità ligure Giovanni Toti che, nei giorni scorsi, ha confermato che “l’ospedale di Albenga non avrà un pronto soccorso“.
Era stato, però, proprio il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis a proporre a più riprese l’idea di raddoppiare l’ospedale Santa Maria di Misericordia, incontrando però aspre critiche e opposizioni in merito, in particolare dallo stesso Ciangherotti, che ora ha deciso di rilanciare l’idea legandola però a doppio filo alla chiusura del nosocomio pietrese.
“Bisogna dire le cose come stanno – ha proseguito Ciangherotti -, nel 2022 un ospedale con tante casette e padiglioni, neppure collegati tra di loro (il Santa Corona), non ha più alcun tipo di senso. Lo abbiamo visto nelle fasi più dure dell’emergenza sanitaria, durante le quali, nella logica di controllo delle infezioni crociate, ad Albenga non si è registrato nemmeno un cluster, mentre al Santa Corona a più riprese i casi sono stati diversi”.
“Il sindaco – commenta Ciangherotti -, così esperto di sanità, dopo aver ideato e condiviso il declassamento dell’ospedale da punto di primo intervento ad ambulatorio dei codici bianchi a pagamento, nei giorni scorsi ha fatto retromarcia e adesso invoca anche la piazza. Tomatis dovrebbe trovare il coraggio di dire le cose come stanno. A Pietra Ligure ci sono reparti, come il padiglione Negri, dove sono presenti appena due servizi igienici ogni piano per trenta pazienti, per non parlare del pronto soccorso, che non hanno neppure gli ospedali del terzo o forse del quarto mondo. Ultimo ma non ultimo per importanza, vale la pena ricordare il problema della viabilità. È molto più probabile trovare strade bloccate in direzione Pietra per un albenganese rispetto ad un pietrese o a un finalese diretti ad Albenga. Quando si parla di emergenze la tempistica è tutto e il comprensorio ingauno è talmente vasto che non si può assolutamente non tenere in considerazione anche questo aspetto”.
Di qui la proposta provocatoria del consigliere forzista: “Gli albenganesi rinuncino a chiamare l’ospedale Santa Maria di Misericordia, la scritta presente oggi venga ridotta alla misura del minimo caratteri di Word visibile solo a chi ha 12 diottrie e si realizzi un arco con la scritta Santa Corona all’ingresso dell’ospedale ingauno. Se Albenga vuole riavere il suo pronto soccorso, la strada è una e una soltanto. Chiudere il Santa Corona”, ha concluso,