Savona. L’opera non va iniziata ma solamente completata, e per questo non è da considerare prioritaria. Questo, in estrema sintesi, il pensiero del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha portato alla decisione di non includere l’Aurelia Bis tra Savona e Albisola tra le 200 opere strategiche stilato dal Governo.
La scelta rischia di avere pesanti ripercussioni sulla velocità con cui i lavori verranno completati. Una vera e propria doccia fredda per il territorio savonese, perché va a confermare le tempistiche anticipate da IVG lo scorso 11 giugno con la pubblicazione del bando di gara entro fine 2020.
A far sperare in un esito diverso era stato l’incontro di inizio luglio tra il ministro Paola De Micheli e i sindaci del territorio. In quell’occasione, secondo il primo cittadino di Savona Ilaria Caprioglio, il ministro aveva annunciato di aver “appena firmato la bozza” delle opere strategiche che includeva, appunto, L’Aurelia Bis: “Decorsi i 120 giorni per la verifica della documentazione, non si procederà a bando di gara – aveva spiegato Caprioglio – bensì, come previsto nel Decreto Semplificazione, Anas potrà far subentrare direttamente una nuova ditta”. Un iter più diretto che avrebbe potuto significare anche un anno di tempo risparmiato.
E invece, a quanto pare, non potrà essere così. “Colpa” del fatto che i lavori sono già arrivati all’82%, a differenza di altre opere come il raddoppio ferroviario di ponente oppure Gronda e Terzo Valico. E qui però arriva il giallo: “In realtà le tempistiche sono rimaste quelle già annunciate lo scorso 11 giugno – fa sapere a IVG l’ufficio stampa del sottosegretario Roberto Traversi, colui che materialmente in questi mesi ha seguito la vicenda del cantiere – a noi non risulta ci siano mai state modifiche a quel programma”.
Al ministero, insomma, il cambiamento annunciato da De Micheli in quella famosa riunione non risulta. Non si comprende a questo punto se il ministro abbia prospettato una modifica senza poi realmente portarla avanti (una promessa “senza cognizione di causa”?), oppure se le sue parole siano state mal interpretate dai sindaci partecipanti (ma appare improbabile, sia per la quantità di persone presenti sia perché non si spiegherebbe a questo punto l’assenza di successive smentite).
Il commento di Ilaria Caprioglio è di “grande rammarico. Il primo luglio, in occasione della riunione dell’Ufficio di Presidenza Anci sul tema infrastrutture, avevo ricevuto dalla stessa Ministra del Mit la notizia dell’affidamento diretto dei lavori per abbreviare i tempi per concludere l’Aurelia bis. A nulla sono valsi gli incontri a Roma presso il Mit su questo tema, come a nulla sono valsi gli incontri per sbloccare la situazione autostrade, situazione che avrebbe dovuto risolversi entro il 10 luglio con il ripristino di due corsie per carreggiata, come annunciato sempre dalla Ministra il primo luglio. Continueremo a chiedere attenzione e soluzioni per le nostre infrastrutture, dalle autostrade all’Aurelia bis, dal raddoppio ferroviario alla situazione Funivie spa”.