Savona. Pd che va, Pd che viene, ovvero: non sempre si può vincere. Sabato scorso abbiamo parlato dell’ordine del giorno di Elisa Di Padova per l’istituzione di un Centro ictus al San Paolo, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Savona (il Pd che vince), oggi dobbiamo trattare l’argomento Aurelia bis (il Pd che perde, ovviamente secondo la nostra modesta opinione).
Chi ci segue sa che IVG ha sempre trattato con attenzione l’argomento Aurelia bis, proponendo da tempo un commissario per arrivare in tempi celeri al completamento dell’opera, già realizzato all’81 % e già finanziato.
Questa strada è stata negata dalla ministra De Micheli (Pd), mentre Roberto Arboscello, esponente ovviamente di spicco del Pd medesimo, le ha fatto da megafono sostenendo che l’iter burocratico “normale” non avrebbe richiesto più tempo: una cosa non vera.
Dopo un paio di scartoffie spostate al ministero, il passo successivo avrebbe dovuto essere l’appalto da bandire entro fine anno. Solo il primo passo verso il proseguimento di un iter lungo e macchinoso, ma non è arrivato neppure quello.
Avevamo chiesto notizie ad Arboscello, ma per ora solo silenzi.
Ignoriamo se ci siano passi avanti di cui non siamo a conoscenza, ne’ se in questi pochi giorni che ci separano dalla fine dell’anno possa arrivare – e ne saremmo ben contenti – la notizia dell’appalto.
Volendo pensare male, o semplicemente essere realisti, ci sarebbe da concludere che l’Aurelia bis viaggia, anzi sta ferma, su un binario morto.
E ci viene persino da proporre, in modo provocatorio ma non troppo, di lasciarlo ormai perdere, quel vecchio progetto di Aurelia bis, tra l’altro nato monco, per puntare su un’opera nuova, più moderna e completa, magari approfittando delle opportunità che derivano dai finanziamenti legati all’emergenza sanitaria.
Si può apprendere da IVG (leggi qui) che nel Pd c’è maretta: chissà se fra tutti gli argomenti in discussione qualche volenteroso non voglia inserire la cara, vecchia e ormai defunta Aurelia bis.