Savona. Stanno scadendo i termini (la fine dell’anno) entro cui l’Anas dovrebbe finalmente appaltare i lavori per il completamento dell’Aurelia bis, ma per ora non si hanno notizie in tal senso, anche se i tempi stringono, e la vergogna continua.
L’assicurazione era arrivata il 23 giugno da Roberto Arboscello, vicesegretario vicario provinciale del Pd (leggi qui), il quale sosteneva in sostanza che la ministra alle Infrastrutture e Trasporti De Micheli, del suo stesso partito, gli aveva comunicato che da parte di Anas ci sarebbe stato il “massimo impegno” per emanare il bando.
Arboscello, a nostro parere in modo incauto, sembrava poi sposare la tesi della ministra secondo cui un eventuale commissariamento era da escludere perché la tempistica sarebbe stata la stessa. Questo non è vero visto che, con una procedura straordinaria, proposta e sempre sostenuta da IVG in base ad autorevoli pareri, i lavori avrebbero potuto partire già a ottobre, secondo tempi e modi illustrati quando sembrava che il completamento dell’arteria fosse incluso nel decreto semplificazioni per merito della sindaca di Savona Ilaria Caprioglio: in realtà fu misteriosamente escluso all’ultimo momento.
La saga si è arricchita nei giorni scorsi di un altro episodio perché gli abitanti di via Turati, una delle zone devastate dai cantieri ancora aperti, hanno scritto al Ministero, all’Anas, alla Regione e per conoscenza al Comune di Savona per chiedere una sollecita ripresa dei lavori.
Bisogna tenere presente che, dopo il bando di gara, i tempi per vedere le ruspe in azione sarebbero comunque ancora lunghi, che l’opera è già stata realizzata all’81% e che la parte da terminare è già finanziata.
Ma basta parlare del passato, a parte ricordare quanto sia strategica l’Aurelia bis per il territorio e quanti disagi provochi il cantiere incompiuto da Grana di Albisola a via Turati, da via Mignone alla Rusca e a corso Ricci.
Proviamo ancora una volta a lanciare un appello indirizzato a Toti, ai parlamentari liguri e ai sindaci di Albisola e Savona. Per quanto riguarda Il capoluogo, lo estendiamo ai candidati sindaco, usciti allo scoperto o meno: chissà che il clima elettorale non spinga qualcuno a farsi avanti.
E restiamo dell’idea che il modo più rapido per completare l’opera sarebbe ancor oggi una procedura commissariale.
Tornando ad Arboscello, oggi consigliere regionale eletto con un buon successo, aspettiamo da lui quella risposta almeno sull’appalto Anas che gli abbiamo chiesto qualche giorno fa. La deve non tanto a noi quanto a tutti coloro che lo hanno votato, un patrimonio che vale ben più della disciplina di partito.