Quiliano. “Salviamo i Gagliardi di Valleggia“. E’ stata lanciata poche ore fa una petizione per chiedere a Snam e alle istituzioni di rivedere il progetto del tracciato del gasdotto che trasporta il gas dalla nave rigassificatrice (dal 2026 sarà situata a 4 km dalla costa di Vado) alla rete nazionale. A Quiliano, infatti, è previsto un impianto di regolazione della pressione.
La richiesta espressa nella raccolta fondi è quella di “utilizzare aree già destinate ad uso industriale“. La contrarietà è stata espressa anche dal Partito Democratico che ha giudicato il progetto “inaccettabile”
L’opposizione non è all’impianto, ma al progetto: “Siamo consapevoli – spiega il promotore della petizione – che abbiamo bisogno del gas naturale e non siamo pregiudizialmente contrari ai rigassificatori, tuttavia inserire un impianto grande come due campi da calcio per la trasformazione del gas proveniente dall’impianto off shore davanti a Vado Ligure in una zona agricola vicino ad un centro abitato e ad un impianto ad alto rischio è una scelta scellerata“.
Anche il sindaco di Quiliano Nicola Isetta chiede di posizionare l’impianto in aree già industrializzate: “Questo tracciato è fortemente invasivo e non tiene conto della realtà del territorio e vengono usate aree vergini con attività agricole per le quali sono previsti altri interventi, chiediamo vengano sfruttare aree già industriali“. E ribadisce ancora una volta la mancanza di confronto prima della presentazione del progetto da parte di Snam: “Nessun confronto con le istituzioni locali, prendo atto del progetto deposititato, faremo le nostre valutazioni e aspettiamo l’incontro con Snam”
La nave ha una capacità di stoccaggio pari a circa 170.000 metri cubi e ha dimensioni pari a circa 292,5 metri di lunghezza e 43,4 metri di larghezza. Sarà necessario costruire il tratto di condotta sottomarina per il trasporto del gas e avrà una lunghezza di 4,2 chilometri.
A fine agosto i sindaci dei Comuni interessati incontreranno Snam per confrontarsi sul tracciato del gasdotto che da Quiliano arriva in Val Bormida (Altare, Carcare e Cairo) e si collega alla rete nazionale. I primi giorni di settembre, invece, sarà il turno dei sindaci di Spotorno, Noli, Bergeggi e Vezzi Portio.