Polemica

Pallone vietato ad Altare, il sindaco: “C’è il campo di Zeronovanta”. I gestori: “I genitori fanno ostruzionismo”

"Siamo stufi dell'astio nei nostri confronti, abbiamo messo a pagamento uno dei due campetti perchè tutte le spese, al contrario di quanto avveniva prima, sono a nostro carico"

Generico novembre 2021

Altare.In paese non ci sono spazi gratuiti dove far giocare i bambini”. È questa l’accusa di molti genitori che, anche sui social, si lamentano per la scarsa attenzione dell’amministrazione nei confronti dei più piccoli, soprattutto dopo la scelta di installare in piazza Pisani un cartello che vieta di giocare a pallone. Lamentele, però, che secondo il sindaco Briano non hanno fondamento, a disposizione della popolazione, infatti, c’è il campo polivalente del Circolo Zeronovanta, aperto a tutti e gratuito, e presto verranno realizzati anche altri spazi.

D’accordo con il primo cittadino i gestori degli impianti dello Zeronovanta (F.D. Football Management) che si dicono “stufi e arrabbiati” per la situazione che si è creata in paese e soprattutto per l’atteggiamento e l’astio dimostrato dalla comunità nei loro confronti, in alcuni casi – raccontano – sfociato anche in minacce e quasi in un’aggressione. “Abbiamo provveduto a denunciare l’episodio ai carabinieri”, sottolineano.

E per quanto riguarda le proteste dei genitori, i gestori evidenziano: “Gli spazi ci sono, sono loro che non vogliono farli usare ai bambini usando la scusa che si sporcano le scarpe di rosso. Non riusciamo a capire il perché per qualsiasi problematica legata allo sport e ai bambini ad Altare, la colpa è la nostra. Forse a causa dell’ostruzionismo da parte di qualcuno”, aggiungono.

Generico novembre 2021
Il campo polivalente in cemento

“Ci rendiamo conto – continuano – che a tutte le cose che organizziamo, corsi, attività, feste, non partecipano persone di Altare, avranno le loro giuste ragioni, però, come succede in un mondo civile, sarebbe bello avere un confronto. Se si conosce soltanto una versione, mette male capire la situazione. Probabilmente il problema sta anche a monte, perché non è mai stato spiegato apertamente e in maniera chiara cosa è cambiato dal momento in cui siamo venuti a gestire il centro sportivo”.

Da quando siamo qua paghiamo tutto: affitto, autorizzazioni, utenze e la manutenzione, messa in sicurezza e pulizia degli spazi esterni, ad oggi un giardino comunale. Senza contare le assicurazioni per l’interno della struttura e per tutti i giardini esterni, ci siamo dovuti far carico di una fideiussione. Prima invece era tutto diverso”. I gestori si riferiscono alla conduzione precedente, quando ad utilizzare gli spazi era l’Altarese.

L’F.D. Football Management, infatti, è entrata nel circolo nel 2020, mentre fino all’anno precedente la struttura era gestita dalla squadra di calcio del paese: le utenze erano a carico del Comune e non era richiesto il pagamento dell’affitto. Poi nel 2019 il bando, vinto da una associazione sportiva savonese che si è ritirata dopo 6 mesi. A quel punto, il Comune ha indetto una nuova gara, aggiudicata dall’F.D. Football Management che ne è diventata gestore.

Ma subito è arrivata la pandemia e, dopo mesi di chiusura, le attività sono iniziate nell’estate 2020. “Per venire incontro alla popolazione avevamo deciso di riservare una tariffa ridotta per l’affitto del campo a 5 in sintetico: al posto di 50 euro, come previsto dalla convenzione, per gli altaresi era di 12 euro l’ora. Nel campo, a causa delle normative covid, possono entrare massimo 12 bambini, il prezzo era quindi di un euro ciascuno, anche per sopperire al costo delle varie fotocopie dei moduli che, come prevede il protocollo, bisogna compilare obbligatoriamente per accedere al campo”.

Generico novembre 2021
Il campetto a 5 in sintetico

E qui iniziano le polemiche. Il campetto, infatti, prima era gratuito e l’introduzione della tariffa, seppur ridotta, non piace agli altaresi. Poi un nuovo stop alle attività, sempre causa Covid, e la ripresa nella primavera 2021. “Allora abbiamo deciso di riaprire gratuitamente a tutti il campo polivalente e fissare il prezzo del campetto in sintetico a 20 euro l’ora, nel frattempo abbiamo provveduto anche a cambiare le porte e le reti”.

“Se ci sono delle uscite devono esserci anche delle entrate – spiegano -, siamo un’ Asd, quindi non si svolge l’attività per guadagnare, ma per arrivare a fine anno almeno in pareggio, ci fosse un utile viene reinvestito nell’anno successivo. Per questo vengono fatti pagare i servizi che vengono offerti”.

L’associazione ha inoltre intenzione di investire ulteriormente nel centro sportivo. “Vorremmo trasformare il campo polivalente in un campo da padel e creare un altro campetto in terra battuta gratuito e aperto a tutti. Siamo aperti ad ogni confronto, avevamo in mente anche l’idea di creare un campo da bocce. È un centro sportivo e va utilizzato il più possibile da tutti. È ovvio che in determinate situazioni e con determinati investimenti bisogna stare attenti anche all’utilizzo”, concludono

leggi anche
vietato giocare pallone generica cartello
Mugugni e decisioni
Ad Altare spunta un cartello: “Vietato giocare a pallone”. Insorgono i genitori, il sindaco: “È una piazza, non un campo”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.