Celle-varazze

Corruzione, l’intreccio Toti-Spinelli e la telefonata a Bozzano per Punta dell’Olmo: “Una soluzione la troviamo”

Obiettivo, secondo i pm, “concedere la spiaggia antistante l’ex Colonia Berrgamasca di Celle in concessione a Spinelli. In cambio: finanziamenti elettorali”

colonie bergamasche celle

Liguria. Continuano ad emergere nuovi dettagli sulla maxi inchiesta per corruzione e tangenti che ha investito la Liguria, portando agli arresti domiciliari per il presidente di Regione Giovanni Toti. E tra le 645 pagine dell’inchiesta, oltre una decina si riferiscono alla spiaggia libera di Punta dell’Olmo che gli Spinelli, il padre Aldo e il figlio Roberto, avevano messo nel mirino. 

Il tratto costiero, infatti, è situato di fronte all’ex Colonia Bergamasca di Celle Ligure, acquisita dalla Spininvest (di cui sono titolari gli Spinelli) e destinataria di un’operazione di riqualificazione immobiliare: dovrà diventare un resort, al quale certo avrebbe fatto comodo l’esclusività di una spiaggia attigua (Punta dell’Olmo) sia per la maggior appetibilità che avrebbe fornito agli occhi dei clienti, sia per il conseguente aumento del valore del complesso immobiliare. 

E dalle carte emergerebbe, con tanto di intercettazioni, un intreccio tra Toti e gli Spinelli mirato proprio a sbloccare la pratica, anche attraverso una telefonata all’ex sindaco di Varazze e attuale capogruppo di Cambiamo in Regione Alessandro Bozzano. 

Tutto nasce da un’intercettazione registrata il primo settembre 2021. La coincidenza? È il primo giorno in cui sono iniziate le operazioni di intercettazioni telefoniche a carico di Toti.

E cosa emerge dalla telefonata Toti-Bozzano? Diversi elementi. In primis il fatto che, in quel momento, Toti si trovasse in compagnia degli Spinelli, ma anche lo scopo finale della conversazione: “Sto pranzando con l’intera famiglia Spinelli, – le parole di Toti. – Bisogna trovare una soluzione per la spiaggia lì… di Punta dell’Olmo”. 

“Ma la soluzione me la devi trovare tu, caro Giò”, è la risposta di Bozzano poiché la possibilità di “trasformare” la destinazione di una spiaggia rientra nelle competenze della Regione. Il problema, però, è che la legge prevede che venga mantenuto un equilibro tra la percentuale di litorale privato e quello libero (pubblico), che deve essere almeno del 40%. 

E qui spunta un altro pezzo di litorale, quello di Viale Europa. Perché? Perché inserendo tale tratto nel computo delle spiagge libere si sarebbe sbloccata la concessione della spiaggia di Punto dell’Olmo, come si evince nel resto della telefonata. 

“Beh ci mettiamo lì… ma razionalizziamo le libere che ci sono attrezzate, accorpiamo spostiamo” dice Toti a Bozzano. E ancora: “sì ma lì (a Punta dell’Olmo) diventerà una concessione, ma tanto mettiamoci un piede dentro e poi vediamo”. 

Ed ecco la soluzione, relativa alla spiaggia di Viale Europa, ipotizzata da Bozzano che, insieme a Toti, non risparmia anche epiteti piuttosto forti per il funzionario regionale del Demanio Marittimo, Claudio Rapetto: “Una cosa semplicissima, – afferma Bozzano. – questi testoni di ca**o, con Claudio Repetto che è un mio grandissimo amico, ma è una testa di ca**o, non mi hanno messo nel computo delle spiagge libere tutto viale Europa fino ad arrivare all’Arrestra”. 

Se lo mette dentro (Viale Europa) io vado oltre il 40% capisci, e allora a quel punto gli posso dare la concessione (a Spinelli)”, aggiunge ancora il capogruppo di Cambiamo. E trovando il consenso di Toti, che replica: “E lo mettiamo nel computo Viale Europa”.

Sempre nel corso della telefonata, Toti precisa ancora a Bozzano il referente della pratica ovvero “il mio amico Roberto (Spinelli)”, e Bozzano al termine chiede: “Come mi muovo io con Spinelli? Mi chiama lui?. “Sì te la organizzo io con la mia segretaria così ci vediamo…  ci vediamo lì anche con sto minc***ne del Demanio nostro”, la risposta di Toti. 

Secondo gli inquirenti, “è particolarmente significativo il fatto che Roberto Spinelli sia presente in barca il giorno dell’intercettazione” ed “è presente anche quando il governatore si attiva immediatamente con le telefonate a Bozzano e Signorini, presumibilmente, quando il padre (Aldo) promette il finanziamento a Toti”.

E non solo. “Roberto Spinelli, – secondo l’inchiesta, – unitamente al padre, si è prodigato (invano) per convincere i soci del fondo inglese Icon a procedere al finanziamento per conto loro pur essendo perfettamente consapevole dell’illiceità dell’operazione e dei relativi pericoli”. Questo si evince da una telefonata in merito intercettata il 17 settembre 2021, in cui Roberto Spinelli, parlando con Ivana Semeraro di Icon per chiedere il finanziamento a Toti, afferma: “Ma anche io non lo farei, però… uhm, bù!… ma lo fan tutti eh? Lo fanno…”. 

E l’operazione Punta dell’Olmo ritorna alla ribalta all’inizio del 2023, quando, secondo l’inchiesta, Toti avrebbe chiesto esplicitamente un finanziamento agli Spinelli per le imminenti elezioni comunali in programma a maggio, dopo avergli comunicato che “stava sistemando una pratica pendente in Regione” relativa “all’operazione immobiliare di Punta dell’Olmo”, ritenuta “molto importante per la famiglia Spinelli”. 

“Guarda che abbiamo risolto il problema a tuo figlio (Roberto Spinelli) sul piano case di Celle”… “ora facciamo la pratica, si può costruire”, dice Toti, intercettato, ad Aldo Spinelli. Per poi chiedergli “Quando mi inviti in barca? Così parliamo un può che ora ci sono le elezioni, c’abbiamo bisogno di una mano…”. 

E qui entra in gioco anche Giorgio Sacchi, rappresentate legale dell’Alberto Sacchi Costruzioni di Savona, incaricata dei lavori che, come si legge dalle carte, “nonostante le rassicurazioni ricevute da Aldo Spinelli e dai funzionari del Comune di Varazze sull’ottenimento dei permessi, riteneva così sensibili e critici gli argomenti al vaglio degli enti coinvolti nella Conferenza dei Servizi da non voler correre il rischio di iniziare i lavori senza aver ricevuto i pareri d’assenso”.

Toti, – si legge ancora, –  dopo aver creato il sentimento di ‘tranquillità’ in Spinelli comunicandogli di aver appena sistemato una pratica in Regione, gli chiedeva per l’ennesima volta un finanziamento. A meno di 3 settimane dalla precedente conversazione, Toti riceveva complessivamente 4.100 da Aldo e Roberto Spinelli”. 

E anche in questo caso come in quello della Icon, secondo l’inchiesta, Roberto Spinelli avrebbe chiesto a Giorgio Sacchi di “versare una quota di partecipazione ad una cena elettorale per Toti (quota minima 450 euro a persona), tenutasi a ‘Villa dello Zerbino’ il 10 marzo 2023, a nome dell’impresa di Sacchiper poter partecipare alla cena “proprio per parlare della situazione di Punta dell’Olmo, ma senza comparire direttamente”. 

“L’imprenditore (Roberto Spinelli), – si legge nel faldone, – era consapevole che un eventuale finanziamento ‘con la pratica aperta’ in Regione avrebbe assunto una connotazione illecita (da qui la necessità di farsi schermare dalla società di Sacchi)”. 

“Preferirebbe Roberto, che la facciamo come impresa e poi ce li rimborsa come Punta dell’Olmo, perché deve andare per parlare di Punta dell’Olmo, ma preferirebbe non risultasse”, dice Giorgio Sacchi ad una dipendente della Alberto Sacchi Costruzioni in un’intercettazione del 6 marzo 2023. 

Va però specificato che, secondo quanto accertato, all’appuntamento di “Villa dello Zerbino” alla fine prese parte Aldo Spinelli, ma “senza risultare” ufficialmente (ovvero “senza fermarsi a cena”), insieme ad 8 manager della sua azienda (risultano pagamenti di 2 quote, per complessivi 900 euro, ad opera della Centro Servizi Derna e di 6 quote, per complessivi 2.700 euro, ad opera della Spinelli Srl), ma non Roberto, in quanto “impegnato con la famiglia”.

Alla cena, dunque, partecipò direttamente Giorgio Sacchi (risulta il versamento di una quota riconducibile all’impresa Alberto Sacchi Costruzioni per 500 euro): “esito negativo ha avuto il riscontro finalizzato ad accertare l’eventuale emissione di fatture dell’impresa Alberto Sacchi Costruzioni a favore dell’impresa Punta dell’Olmo per il preannunciato ‘recupero’ della spesa sostenuta al fine di garantire la partecipazione di Roberto Spinelli alla cena elettorale del Comitato Giovanni Toti Liguria”. 

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