Verso il voto

Elezioni amministrative 2022: nel savonese si scaldano i motori, 7 comuni al voto

Attesa per la data di questa nuova tornata elettorale: candidati e liste in fase di definizione

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Savona. Le elezioni amministrative 2022 si terranno in primavera a data da destinarsi in 20 comuni della regione Liguria, sia nei comuni con scadenza naturale del mandato degli organi eletti nel 2017 quanto in quelli che andranno ad elezioni anticipate.

Secondo le prime anticipazioni si ripeterà il modello dello scorso autunno, con una doppia giornata di voto, probabilmente nel mese di giugno.

Si voterà in tre comuni con popolazione legale superiore alla soglia dei 15.000 abitanti con il sistema elettorale maggioritario a doppio turno.

In sintesi, i numeri delle elezioni nella regione sono i seguenti: comuni al voto 20 su 234 comuni liguri (8,5%); comuni con più di 15.000 abitanti 3 su 20 (15,0%); comuni con meno di 15.000 abitanti 17 su 20 (85,0%); capoluoghi di provincia sono due, Genova e La Spezia.

Nel savonese saranno in tutto 7 i comuni chiamati al rinnovo dell’amministrazione comunale, 6 per la scadenza naturale del mandato, uno per per motivi diversi: a Noli cittadini saranno chiamati al voto dopo le dimissioni del sindaco Lucio Fossati per motivi di salute e il successivo commissariamento del Comune.

Gli altri comuni al voto sono: Altare, Boissano, Borghetto Santo Spirito, Cairo Montenotte, Calizzano e Giusvalla.

Candidati, liste e schieramenti in campo sono ancora in fase di definizione, tranne qualche eccezione, con la vera campagna elettorale che deve ancora partire e che avrà una inevitabile accelerata quando sarà decisa la data di questa nuova tornata di consultazioni amministrative.

A Cairo Montenotte possibile sfida a tre per la corsa a primo cittadino, con l’attuale sindaco Paolo Lambertini, l’ex sindaco Fulvio Briano e la possibile candidatura di Giorgia Ferrari, al momento capogruppo di minoranza

A Borghetto Santo Spirito quattro possibili liste in lizza: una, come prevedibile, dovrebbe essere del sindaco uscente Giancarlo Canepa. Una seconda lista è quella che dovrebbe crearsi attorno a Giancarlo Maritano, attuale capogruppo della lista civica di minoranza “In Cammino”. La terza lista dovrebbe essere guidata da un volto noto di Borghetto Santo Spirito e cioè dall’ex comandante della polizia municipale Salvatore Montalbano. Infine, la quarta e ultima lista è quella che dovrebbe avere come candidato Gabriella Ismarro, ex sindaco di Balestrino che alle elezioni dell’ottobre scorso ha rinunciato a ripresentarsi per il terzo mandato.

Per altri comuni come Boissano e Giusvalla non si esclude la presenza di una sola lista, giochi ancora da decidere ad Altare e Calizzano, mentre a Noli pare confermata la ricandidatura dell’ex sindaco Giuseppe Niccoli, in attesa di altri possibili candidati e liste in campo per la sfida elettorale, come Marino Pastorino e il gruppo “Noli nel Cuore”, il consigliere-capogruppo comunale uscente Marina Gambetta e ancora un possibile ritorno dell’ex sindaco Ambrogio Repetto, quest’ultimo forte del supporto del vice sindaco dell’amministrazione uscente Debora Manzino.

Elezioni 2016

SISTEMA ELETTORALE:

Nei Comuni fino a 15 mila abitanti si vota con una sola scheda per eleggere sia il sindaco che i consiglieri Comunali. Ciascun candidato alla carica di primo cittadino è affiancato dalla lista elettorale che lo appoggia, composta dai candidati alla carica di consigliere. Sulla scheda è già stampato il nome del candidato sindaco, con accanto a ciascun candidato il contrassegno della lista che lo appoggia. Il voto per il sindaco e quello per il consiglio sono uniti: votare per un candidato sindaco significa dare una preferenza alla lista che lo appoggia.

Viene eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti tra due candidati si andrà al ballottaggio per questi ultimi la seconda domenica successiva. Anche in questo caso risulterà eletto chi dei due avrà ottenuto più voti. In caso di ulteriore parità viene dichiarato eletto il più anziano. Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il Sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

Per i Comuni con più di 15 mila abitanti si vota sempre con una sola scheda, sulla quale sono già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi. Nel primo caso è possibile tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. Nel secondo caso è possibile tracciare un segno sul simbolo di una lista, eventualmente indicando anche la doppia preferenza di genere: tale possibilità, prevista per i i cittadini dei Comuni superiori ai 5 mila abitanti, consente di esprimere due preferenze per i consiglieri comunali purché riguardanti candidati consiglieri di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto “voto disgiunto”. Nel terzo caso è possibile tracciare un segno solo sul nome del sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

Nei Comuni con più di 15 mila abitanti è eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50 per cento più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare per il ballottaggio la seconda domenica successiva per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti. In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammesso al ballottaggio il candidato alla lista più votata (maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore parità, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi criteri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio). Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Per stabilire la composizione del consiglio si tiene conto dei risultati elettorali del primo turno e degli eventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In pratica, se la lista o l’insieme delle liste collegate al candidato eletto sindaco nel primo o nel secondo turno non hanno conseguito almeno il 60 per cento dei seggi ma hanno ottenuto nel primo turno almeno il 40 per cento dei voti, otterranno automaticamente il 60 per cento dei seggi. I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste proporzionalmente alle preferenze ottenute.

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