Obiettivi

Elezioni 2022, Fulvio Briano presenta la lista Più Cairo: “Più che di cambiamo, c’è bisogno di ricominciamo da zero”

Il candidato sindaco: "Mi rimetto in gioco per rispondere alle istanze del mondo imprenditoriale e sindacale. Sarà un progetto civico senza simboli"

Fulvio Briano

Cairo Montenotte. Inizia la campagna elettorale del candidato sindaco Fulvio Briano che, con due mesi e mezzo d’anticipo dalle amministrative, presenta la sua lista. Si chiamerà “Più Cairo”, perché – spiega – “riteniamo che Cairo abbia bisogno di molto di più di quello che ha oggi”. A partire dallo sviluppo del territorio, “ormai fermo da anni”.

I primi a chiedere all’ex sindaco di rimettersi in gioco dopo 10 anni di amministrazione, infatti, sono stati proprio esponenti del mondo imprenditoriale e sindacale, come svela lo stesso Briano durante la conferenza stampa di questa mattina tenutesi a Palazzo Scarampi. “L’obiettivo – sottolinea – è utilizzare l’esperienza e le conoscenze maturate in questi anni per provare a rimettere in carreggiata questo territorio, Cairo Montenotte e tutta la Valbormida. Cairo non è una grande città, ha solo 13mila abitanti, ma ne ha le stesse problematiche. Quello dello sviluppo del territorio è un lavoro difficile, lo so per esperienza, ma è molto importante da portare avanti”.

fulvio briano

Il tutto attraverso un progetto di forte connotazione civica e senza simboli, seppur con l’appoggio del PD. “A differenza di altre volte, è meno partecipato dal mondo dalla politica – afferma l’avvocato – Parte dalla volontà di creare un progetto civico sostenuto dal Partito Democratico con cui ho avuto un’interlocuzione molto proficua e per questo li ringrazio, ma come detto a loro è una lista che guarda all’elettorato cairese in modo molto trasversale. Senza dimenticare le mie radici e i miei ideali. Questo territorio deve fare un po’ da sé, è scarsamente aiutato da chi non è cairese o valbormidese, quindi bisogna partire dalle forze del territorio, dalle forze di Cairo a prescindere dai propri orientamenti politici. Da questo punto di vista non dovrò spiegazioni a nessuno”.

E alle voci che parlano di un possibile appoggio anche da parte del centrodestra, risponde: “Non è vero, ma ammetto che un ampio elettorato di centrodestra mi ha cercato. È talmente grande il dissenso verso Lambertini che si sono indirizzati verso quello che, usando un paragone, si può definire ‘l’usato garantito’ che si cerca in un concessionario”.

Ma come sarà composta la lista?Per l’80% da persone che non hanno mai fatto attività amministrativa in primo piano, ma dietro le quinte occupandosi del mondo associativo, culturale, di quello del lavoro o sindacale – rivela Briano – Abbiamo cercato e stiamo cercando di mettere insieme delle forti competenze perché pensiamo che Cairo in questo momento abbia bisogno di tante competenze e serietà. Quello che io ho garantito a tutti coloro con cui ho parlato sia negli incontri di natura politica che di natura personale ed è quello che mi sento di garantire anche a Cairo e ai cairesi: saremo seri e concreti, non scenderemo nelle facili polemiche e nelle dinamiche della campagna elettorale. Ne ho fatte troppe per capire che quella non è la strada giusta”.

Ci sarà inoltre una forte compente femminile: “A differenza degli anni passati in cui ho avuto difficoltà in questo senso, questa volta sono molto felice di dire che la lista sarà formata per la maggioranza da donne”. A partire dall’avvocatessa Eleonora Infelise, oggi coordinatrice della lista, ma in futuro potrebbe avere anche altri ruoli. Come già anticipato, si uniscono al gruppo anche Alberto Poggio e Nicolò Lovanio. Mentre su altri nomi, Briano non vuole sbilanciarsi.

Infelise: “La città diventi di nuovo protagonista senza una fedeltà incondizionata alla Regione”

Ad illustrare parte di punti che connoteranno il programma della lista “Più Cairo” è la coordinatrice Eleonora Infelise: “Ringrazio Fulvio Briano in primis per aver fatto la scomoda scelta di ricandidarsi, e successivamente per questo incarico – esordisce – Sono andata via da Cairo diversi anni fa e tornando ogni volta, mi sentivo dire ‘abiti in Toscana, beata te che bel posto’, e io tra me pensavo ‘si ma voi abitate la casa che io amo’”.

eleonora infelise

“Ed è per questo che ho scelto di ascoltare il progetto di Fulvio Briano per una “Più Cairo”, che ha due obiettivi principali – spiega – costruire una nuova agenda coraggiosa per questa città e ritrovare, tramite la necessaria competenza e la coesione, una rinnovata credibilità di fronte ai cairesi e ‘fuori’ da Cairo, in quella Regione che fregandosene della Valbormida, ha pensato in questi ultimi anni di poter svendere Cairo al miglior offerente”.

“Un progetto che in questi mesi ha visto dialogare più persone, che chiedevano tutte più coraggio, più dinamicità e la capacità di dare delle risposte, che sono mancate per il futuro di Cairo e dunque della collettività. Incontri che ci hanno portato a poter dire che il progetto di Fulvio Briano e di quella che sarà la sua lista, parte dalla volontà di provare a ridare dignità alla politica, per provare a riaprire molte partite, percorsi e lotte che hanno tentato di chiudere (in primis quella per l’ospedale). Un progetto che non ha solo un perimetro, ma ha anche un’area, dove tornerà la politica del fare”.

“Più Cairo – prosegue Infelise – è un’ alternativa costruita con i semi dei bisogni che emergono forti dalla città e dal territorio, osservando quello che è mancato in questi anni. Un progetto civico che si è evoluto e si sta evolvendo, per rispondere alle esigenze dei cittadini, senza accordi con la Regione, e soprattutto senza quella fedeltà che ad essa ha dimostrato di avere l’attuale giunta anche a discapito dei cairesi”.

“Più Cairo, perché la collaborazione e la partecipazione a questo progetto, possa farci risalire dalle strade senza sfondo imboccate e perché possa farci tornare ad essere presenti, attivi e quindi ‘pesanti protagonisti’ nelle decisioni provinciali – sottolinea – Cairo e la Valbormida sono dimagrite paurosamente e devono tornare a crescere e ad essere ripensate come collocate strategicamente in una posizione di cerniera, come aree produttive e industriali, per un rilancio del territorio ambientale ed economico, del lavoro e sociale”.

SANITÀ

Tra le priorità della lista, ovviamente non può mancare la sanità e in particolare l’ospedale San Giuseppe. “Vogliamo una sanità pubblica – dichiara Infelise – dobbiamo ritornare alla richiesta del riconoscimento di ospedale di area disagiata. Non è solo una questione di poterlo ottenere è la volontà di urlare quello che vogliamo. E loro devono dire di no, non possiamo essere noi a servire sul tavolo la possibilità di questo non riconoscimento. Dobbiamo chiedere la realizzazione del famoso svincolo per il San Paolo. Se le ambulanze oggi devono andare tutte a Savona, è impensabile che debbano farlo sulle strade divelte che abbiamo e nelle condizioni atmosferiche che dobbiamo affrontare. Inoltre il sito per Elisoccorso deve essere chiarito. È impensabile che data la diboscazione del nostro territorio non abbiamo nessuno di questi tre aspetti certi”.

Sull’ospedale anche un commento di Briano: “L’attuale amministrazione è l’unica della provincia ad aver accettato il progetto della Regione, che trasforma l’ospedale praticamente in una piattaforma ambulatoriale. Da un sindaco mi aspetto orgoglio e rispetto, deve cercare in tutti i modi di fare quello che può. E’ possibile che poi non ci riesca, anch’io non sono riuscito in alcune cose, ma deve tentare. Ovviamente non possiamo chiedere che a Cairo ci sia un pronto soccorso come quello del San Martino o del San Paolo, ma almeno il Punto di Primo Intervento deve essere h24 e avere un minimo di diagnostica”, sottolinea l’avvocato.

INFRASTRUTTURE, INDUSTRIA E AMBIENTE

Diversi gli obiettivi per la lista “Più Cairo”: “È necessario si riconcretizzi l’appartenenza del nostro comune nell’area di crisi complessa – spiega Infelise illustrando i punti su cui il gruppo ha intenzione di intervenire – Bisogna ripristinare le Funivie, infrastruttura fondamentale per il trasporto delle rinfuse dalla costa all’entroterra della Valbormida che garantisce una sostenibilità ambientale molto elevata. Bisogna poi rilanciare le aree interne disponibili ad accogliere gli investimenti; intervenire sull’insufficiente capacità dell’infrastruttura ferroviaria e realizzare un hub portuale/logistico a disposizione del sistema imprese e di aree di stoccaggio retroportuali (uniche per dimensioni e spazi in tutta la Regione Liguria con i parchi già esistenti a San Giuseppe di Cairo Montenotte di oltre 120.000 mq) connesse e attrezzate con la creazione di nuove opportunità occupazionali”.

LAVORO

“La mancanza di consapevolezza e di visione sono il freno più forte per qualsiasi cambiamento – evidenzia la coordinatrice di Più Cairo – . Elemento cardine per la vivibilità è la presenza di lavoro. Il rilancio della nostra importante tradizione industriale è vitale e deve andare di pari passo con il rispetto per la salute umana e la cura per l’ambiente”.

“Le condizioni per far convivere lavoro e salute ci sono da tantissimi anni – prosegue – Quello che profondamente manca è la cultura per farli coesistere. La Valbormida non può rimanere senza industrie e non può non tornare ad avere un ruolo nell’area di crisi complessa. Cairo deve tornare ed essere una città con opportunità occupazionali per i giovani e ai lavoratori deve essere garantita la tutela del posto di lavoro, che sia sicuro sia in termini di sicurezza che di salute, anche con i finanziamenti legati al potenziamento di crescita delle aziende”.

POLITICHE SOCIALI, ASSOCIAZIONISMO, CULTURA E SPORT

“Il programma elettorale di ‘Più Cairo’ è partito dalla società civile e continuerà in tal senso – promette Infelise -. Un programma incentrato sul concetto chiave della ‘giustizia sociale’, della solidarietà, della sinergia e sull’attuazione di politiche attive per la salvaguardia del diritto al lavoro, come della cultura, della memoria storica e dei giovani”.

“Cairo – continua  – ha un premio letterario (molte città ne vorrebbero uno); ha un meraviglioso Ferrania Film Museum che è un patrimonio da espandere da inserire nella rete dei musei; ha centri sociali essenziali per un’alternativa alla dispersione giovanile. Ha impianti sportivi ottimi grazie anche ai finanziamenti Coni ottenuti dalla giunta Briano; ha un convento che è casa di mille scout e non solo; ha un castello che fu rigenerato e ristrutturato grazie al Senatore Sambin, ora in degrado, va rigenerato e reso vivo attraverso il nuovo PUC”.

Bisogna migliorare la città. Non servono semafori o ‘asfalti elettorali’ oppure di strade private con soldi pubblici – lancia la frecciata all’attuale amministrazione – ma una reale e pratica riqualificazione urbana, perché le azioni siano le risposte a esigenze reali e possano durare nel tempo. Cairo ha Palazzo di città che doveva diventare la sede del municipio una vita fa. Ha percorsi, boschi, il parco dell’Adelasia che potrebbe diventare il nostro Parco Sigurtà ( sempre che non si continui a tagliare tutti questi alberi).

“Insomma  – conclude Infelise  – una + Cairo perché più che di ‘cambiamo’ c’è bisogno di ‘ricominciamo’ da zero. E da persone civiche, professionali e competenti, che hanno scelto di mettersi a disposizione della città come il loro candidato sindaco. Da oggi per ascoltare e, possibilmente da giugno, per un fare quella concretezza che manca da cinque anni”.

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