Si riparte

Il nuovo viadotto A6 è realtà, Magrì (Autostrada dei Fiori): “Oggi è un gran giorno. Opera realizzata in tempi rapidi” fotogallery

In mattinata il taglio del nastro ufficiale, domani, sabato 22 febbraio, la riapertura al traffico

Savona. È stato inaugurato ufficialmente questa mattina a Savona – alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli – il nuovo viadotto A6.

La nuova opera è stata realizzata in meno di tre mesi dal crollo del viadotto (circa trenta metri di strada), avvenuto il 24 novembre scorso sul lato più a monte della A6 Torino – Savona. Al taglio del nastro, questa mattina, erano presenti anche il governatore ligure Giovanni Toti, il sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e l’amministratore delegato di Autostrada dei Fiori Bernardo Magrì.

IL TAGLIO DEL NASTRO

La realizzazione del nuovo viadotto in acciaio, lungo 58 metri e realizzato ad un’unica campata senza pilastri intermedi per scavalcare interamente la zona oggetto della frana, è avvenuta in circa 70 giorni, in anticipo rispetto ai tempi originariamente previsti, e ha visto l’impegno di una media giornaliera di 40 addetti in rappresentanza delle 27 società impegnate nei lavori sotto il coordinamento di Itinera, tra i principali player globali nella realizzazione di grandi opere infrastrutturali e di edilizia civile e industriale.

L’impalcato, del peso di circa 300 tonnellate, è stato realizzato in acciaio di tipo “corten”, scelto per le migliori caratteristiche di resistenza alla corrosione e agli agenti atmosferici. Nell’ambito dei lavori del nuovo viadotto sono state installate circa 1.300 metri di barriere di sicurezza con il massimo livello di contenimento. La stretta tempistica di realizzazione del nuovo viadotto è stata possibile grazie agli sforzi sostenuti dalle imprese che hanno partecipato ai lavori e alla proficua collaborazione, a vari livelli, di tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione della nuova infrastruttura.

“Siamo tutti particolarmente orgogliosi di essere riusciti a restituire in tempi così stretti ai nostri utenti e alla Regione Liguria un’infrastruttura di grande importanza per il territorio oltre che asse viario strategico per i collegamenti tra la Liguria e il nord ovest del Paese” ha commentato Bernardo Magrì, amministratore delegato di Autostrada dei Fiori.

Nel corso dell’inaugurazione del nuovo viadotto Madonna del Monte, la cui riapertura al traffico è prevista entro le ore 05.00 di domani sabato 22 febbraio, Autostrada dei Fiori ha ribadito il proprio grande impegno per innalzare in continuo il servizio offerto e migliorare ulteriormente il livello di sicurezza delle infrastrutture gestite (A6 Torino-Savona e A10 Savona-Ventimiglia).

“Nella ricostruzione del nuovo viadotto Madonna del Monte – ha proseguito Magrì – abbiamo messo lo stesso impegno che mettiamo quotidianamente nella gestione delle nostre opere d’arte. Il nostro è un approccio di tipo industriale teso ad innalzare il livello qualitativo delle infrastrutture, come dimostrano alcuni numeri: dal novembre 2012, quando abbiamo iniziato a gestire il tronco A6 Torino-Savona, ad oggi, a fronte di 446 milioni di euro di ricavi totali abbiamo speso ben 510 milioni di euro, di cui circa 290 milioni tra investimenti (circa 180 milioni) e manutenzione (circa 110 milioni)”. Tali numeri – ha concluso Magrì – testimoniano come in questi anni di gestione la società abbia voluto privilegiare in via esclusiva il tema degli investimenti e dei lavori per innalzare il livello qualitativo delle opere”.

Al momento i cantieri aperti sulla A6 Torino-Savona sono circa 50 e seguono una programmazione di un piano di interventi validato da esperti terzi in corso di realizzazione. Tale piano è finalizzato alla conservazione delle infrastrutture nel tempo e tiene conto anche dei risultati delle analisi ottenuti grazie all’avveniristico monitoraggio strumentale adottato da Autostrada dei Fiori sulla propria rete che prevede l’applicazione di particolari sensori in continuo in grado di vedere in tempo reale 24 ore su 24 il comportamento delle infrastrutture. Tale processo, che prevede il coinvolgimento, a vari livelli, di tre autorevoli professionisti terzi indipendenti appartenenti all’ingegneria civile italiana e internazionale, rappresenta un unicum nel settore infrastrutturale italiano.

Presente all’inaugurazione, come detto, anche il Ministro Paola De Micheli: “Abbiamo le linee guida sulla sicurezza dei viadotti che consentiranno controlli uguali per tutti ovunque con parametri certi – spiega il Ministro -. La sicurezza è un concetto che va ricondotto al tema del rischio. L’attività del Governo deve essere quella di imporre ai gestori pubblici e privati delle regole che consentano di azzerare il rischio laddove possano esserci previsioni di rischio. Rispetto a quello che è accaduto qui, valuteremo le risultanze finali, ma appare un rischio che non poteva essere previsto alla luce delle piogge che hanno caratterizzato le 48 ore precedenti il 24 novembre”.

Soddisfatto anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: “Oggi inauguriamo un viadotto ricostruito in tempi record: la lezione del ponte di Genova ci ha fatto reagire in modo efficace, un esempio per tutto il paese. Sarà un viadotto sicuro, non solo perché è nuovo, ma perché è costantemente monitorato da Fondazione Cima che controlla gli spostamenti della frana. Il porto di Savona riacquista così la piena operatività, grazie a un’arteria fondamentale ai suoi traffici. Oggi possiamo raccontarci un bel film anche se è iniziato con un momento drammatico”.

“Chi ha vissuto le ore del Ponte Morandi sa cosa significa vedere arrivare la notizia di un crollo. l corteo delle macchine che si è fermato, le decisioni prese con il Prefetto su cosa fare, il sopralluogo immediato e da lì l’inizio della storia che raccontiamo oggi nel suo bel capitolo finale. Una storia che ha tanti protagonisti positivi con quella capacità di agire e reagire che hanno dimostrato, così tipica della nostra regione. Tra questi Daniele, con cui ci siamo visti tante volte, e che è stato tanto nominato, che ha fermato il traffico in quella giornata e tutti i lavoratori che sono qui e che a tempi record hanno contribuito a ricostruire il viadotto, a dimostrazione che dalle difficoltà si può uscire”.

“Mentre inauguriamo questo viadotto a Genova sta crescendo, ora dopo ora, il Ponte per Genova, l’ex Ponte Morandi, su cui si lavora costantemente, così come è stata ricostruita la strada di Portofino, colpita da una terribile mareggiata e il porto di Santa Margherita. Diciotto mesi molto difficili da cui abbiamo imparato molto, un’opportunità di crescita, di sviluppo, di nuova energia. È quello che stiamo un po’ celebrando oggi nella ricostruzione a tempo di record di questo viadotto. E non solo questo”.

Il presidente Toti ha ricordato “il grande lavoro compiuto dalla protezione civile attraverso l’assessorato regionale e dalla Fondazione Cima che ha effettuato analisi complesse per consentire di riaprire il viadotto mettendo a punto un sistema di monitoraggio all’avanguardia che consente di non far scattare la chiusura della strada con l’allerta rossa, ma solo al raggiungimento di determinate soglie pluviometriche e inclinometriche. Noi oggi stiamo investendo per la prima volta soldi di protezione civile per mitigare il rischio delle calamità che su un territorio vasto come l’Italia possono accadere. Stiamo investendo in progetti fatti dai nostri sindaci, comuni, enti pubblici per diminuire il rischio residuo. Per la prima volta non corriamo dietro alle disgrazie che possono succedere, ma cerchiamo di prevenirle costruendo lavori che servono a mitigare il rischio”.

“Questa è esperienza accumulata negli ultimi cinque anni e tutto questo ci dà la certezza che sapremo affrontare anche i momenti difficili del futuro con l’esperienza che abbiamo maturato tutti insieme lavorando anche qui. Per questo ringrazio la concessionaria, i ragazzi impegnati nella ricostruzione, i tecnici che lavorano da Sarzana a Ventimiglia e la protezione civile della Liguria che in  questi ultimi anni ha fatto passi da gigante come ha più volte detto il capo del dipartimento nazionale Angelo Borrelli”, ha concluso il presidente di Regione Liguria.

Per il sindaco di Savona, Ilaria Caprioglio, l’inaugurazione di oggi è “un momento importante per tanti aspetti. Principalmente quello economico: eravamo molto preoccupati, soprattutto per quanto riguarda il traffico da e per il porto, ma anche per le imprese, rimaste isolate o comunque in difficoltà. Ma è importante anche per il comparto turistico, visto che siamo vicini ai ponti primaverili e alla Pasqua, e per i tanti lavoratori che quotidianamente percorrono questa strada”.

Questo l’intervento del consigliere provinciale di Savona, e capogruppo di Forza Italia in Comune ad Albenga, Eraldo Ciangherotti: “Vedere istituzioni locali, governo, concessionario autostradale, e privati lavorare gomito a gomito per ridare un viadotto autostradale al savonese in 70 giorni è un qualcosa che ci dà speranza e chi ci fa guardare con più fiducia al futuro per il piano infrastrutturale di cui ha bisogno il nostro territorio e la nostra regione. Per il completamento dell’opera, in anticipo rispetto ai tempi inizialmente previsti, voglio ringraziare in particolare Luciano Pasquale, per il grande impegno che da presidente della società Autostrade dei Fiori si è preso ed ha mantenuto. Ci tengo anche a voler sottolineare il lavoro quotidiano dei circa 40 addetti che ogni giorno hanno lavorato nel cantiere in rappresentanza delle 27 società impegnate nei lavori sotto il coordinamento di Itinera”.

“Il ritorno alla normalità del viadotto Madonna del Monte, con la riapertura al traffico a partire da domattina alle 5, non può essere visto come un punto d’arrivo per la politica, ma anzi, dev’essere visto come punto di partenza e come modello a cui ispirarsi per il piano infrastrutturale di cui la Liguria ha bisogno. Dobbiamo guardare al futuro della nostra regione e in tal senso considero molto positivo l’impegno preso dal ministro Paola De Micheli di annunciare entro pochi giorni un piano di infrastrutture ad hoc per la Liguria. Come Regione, con il governatore Toti, abbiamo dimostrato di saper lavorare molto bene per reagire alle avversità e alle emergenze. Ora è il momento di lavorare altrettanto bene, e tutti uniti, per programmare e avviare quelle opere non più procrastinabili, a partire dal raddoppio ferroviario di Ponente”, ha concluso Ciangherotti.

Paolo Ardenti, vice capogruppo regionale Lega Nord, dice: “Il ripristino del viadotto sull’A6, alle spalle di Savona, è stato realizzato in tempi brevi e, in particolare per i cittadini e le imprese della Val Bormida, rappresenta una boccata d’ossigeno. Anche se il Governo è ancora indietro e non decide sulla questione delle Funivie”.

“Ringraziamo i responsabili del progetto e i lavoratori che lo hanno realizzato – ha aggiunto Ardenti – i quali sono riusciti, nel giro di 90 giorni ed entro l’estate, a ripristinare il viadotto autostradale distrutto da un evento naturale di proporzioni incredibili. Un lavoro di squadra che quindi ha consentito di non pregiudicare la stagione turistica nel savonese. Purtroppo, ribadisco, il Governo giallorosso sul caso Funivie nicchia e non sembra avere le idee chiare, né volontà di assumersi le proprie responsabilità, né capacità di prendere delle decisioni idonee a tutela del nostro territorio”.

Al momento i cantieri aperti sulla A6 Torino-Savona sono circa 50 e seguono una programmazione di un piano di interventi validato da esperti terzi in corso di realizzazione.

Precisano da Autostrada dei Fiori: “Tale piano è finalizzato alla conservazione delle infrastrutture nel tempo e tiene conto anche dei risultati delle analisi ottenuti grazie all’avveniristico monitoraggio strumentale adottato da Autostrada dei Fiori sulla propria rete che prevede l’applicazione di particolari sensori in continuo in grado di vedere in tempo reale 24 ore su 24 il comportamento delle infrastrutture. Tale processo, che prevede il coinvolgimento, a vari livelli, di tre autorevoli professionisti terzi indipendenti appartenenti all’ingegneria civile italiana e internazionale, rappresenta un unicum nel settore infrastrutturale italiano”.

 

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