Savona. È stato inaugurato ufficialmente questa mattina a Savona il nuovo viadotto dell’A6, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e di numerose autorità regionali e locali. Ma non solo.
All’inaugurazione era presente anche Daniele Cassol, il vigilante di 56 anni che si trovava sull’autostrada Torino – Savona al momento del collasso del viadotto Madonna del Monte. Fermò le macchine in transito, evitando una possibile strage, e per questo motivo è stato ribattezzato l’”angelo dell’A6”.
“Mi fa molto piacere essere stato invitato. Attraversare di persona a piedi questo nuovo viadotto non è una cosa indifferente, è un’emozione, – ha dichiarato ai microfoni di IVG.it. – Lo scorso 24 novembre l’ho trovato letteralmente spezzato a metà. Sono arrivato sul bordo per accertarmi che nessuno fosse rimasto coinvolto nel crollo”.
“Ora attraversarlo inaugurato è un piacere e questo a meno di 90 giorni dall’accaduto. Finalmente siamo riusciti, tutti insieme, a fare non solo parole ma un’opera importante con i fatti. E non è così scontato”.
Quindi, la mente ritorna nuovamente al giorno della tragedia sfiorata: “Non ho avuto tempo di pensare né di farmi prendere dal panico. Sentivo dentro qualcosa, dovevo agire per fermare il traffico e essere sicuro che non ci fosse nessuno sotto le macerie. La sera stessa dell’accaduto sono andato a lavorare, ma la mattina successiva sono stato tempestato di telefonata e mi ha fatto effetto tornare qua”.
“La frana certo non è indifferente. Speriamo che adesso finiscano di metterla in sicurezza e dopodiché si andrà avanti. Non mi sento ne mi sono mai sentito un eroe. Ho solo svolto il mio lavoro, il mio compito. Nessuno mi ha insegnato cosa dovessi fare. Non mi sono fatto prendere dal panico e ho agito d’impulso”, ha concluso.