Viabilità

Millesimo, trenta milioni di investimenti per il nuovo casello autostradale della A6

Il progetto prevede anche la realizzazione di tre rotatorie lungo la Sp 28 bis, due agli ingressi del paese e una per entrare in autostrada

Millesimo. E’ di oltre trenta milioni l’investimento di Autostrada dei fiori per la realizzazione del nuovo casello di Millesimo, per il quale sono previsti cinque anni di lavori che comprendono anche il miglioramento della viabilità lungo la Sp 28 bis. Proprio la scorsa settimana il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, durante la sua visita in Val Bormida, ha sottolineato che nei prossimi giorni scadrà il mandato di venti componenti della commissione per la Valutazione di Impatto Ambientale necessaria per autorizzare gli interventi, pertanto a breve ne saranno nominati altri e l’iter potrà proseguire.

C’è già il progetto definitivo che illustra lo spostamento del casello nel terreno ora delimitato dalla rampa di accesso che immette sulla A6 in direzione Savona. Al posto di quello attuale verrà realizzata una delle tre rotatorie previste lungo la strada provinciale, per agevolare, appunto, l’ingresso in autostrada. La seconda rotonda verrà posizionata, invece, poco più a valle in prossimità del bivio per il centro di Millesimo dove, di fronte, si svolta per andare al Deserto e, nella stessa direzione, dove si troverà il nuovo casello. Un progetto atteso per l’impatto positivo sulla viabilità provinciale: lo svincolo in questione, infatti, all’uscita della Galleria Ruffino, rappresenta da sempre un pericolo, come, del resto, il tratto che conduce all’altro ingresso di Millesimo, in direzione Montecala. Proprio in quel punto sorgerà la terza rotatoria, che andrà ad eliminare lo stop a raso, per giunta in salita e con una visibilità poco ottimale.

Poco più di un chilometro ora di competenza di Autostrada dei Fiori passerà alla Provincia per ragioni funzionali ma anche di risparmio: i tecnici coinvolti nel progetto, infatti, fanno sapere che il costo chilometrico di A6 supera i duecento mila euro annuali (per ogni chilometro), mentre all’ente locale (in questo caso Palazzo Nervi) il computo si aggira sui nove mila euro. Non solo una razionalizzazione economica ma anche efficiente, soprattutto in caso di nevicate, quando i mezzi devono uscire dalla A6 per sgomberare il breve tratto che ad oggi non è di competenza provinciale.

 

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