Dal passato

Borghetto, i lavori del nuovo polo scolastico svelano reperti archeologici di età romana: “Scoperta che aiuterà a ricostruire la storia del paese”

Si tratta di una fornace per la realizzazione di mattoni conservata in condizioni eccellenti

Borghetto Reperti Romani

Borghetto Santo Spirito. Reperti archeologici di età romana sono stati recentemente ritrovati a Borghetto Santo Spirito.

Nell’ambito delle indagini di archeologia preventiva eseguite per la realizzazione del nuovo polo scolastico finanziato con fondi Pnrr, in via Pineland a Borghetto sono stati portati alla luce i resti di un impianto produttivo di età romana.

Si tratta di una fornace per la realizzazione di mattoni conservata in condizioni eccellenti. Tale ritrovamento è importantissimo, innanzitutto per conoscere la storia del popolamento di Borghetto in età romana, di cui fino ad oggi si sa pochissimo, ad eccezione del ritrovamento fortuito (avvenuto nel 1879 nei pressi di Castello Borelli) dell’ara con iscrizione dedicata alle dee matrone e dei resti dei due ponti tra Loano e Borghetto che attestano il tracciato costiero della Via Iulia Augusta, strada che all’epoca collegava la Pianura Padana con le Gallie attraversando l’intera Liguria di Ponente.

Tale ritrovamento, inoltre, permetterà anche di definire come sul nostro territorio venivano condotti processi produttivi come quello per la realizzazione dei materiali da costruzione: ad oggi, infatti, è l’unica struttura di questo genere conosciuta e indagata nel ponente ligure, rinvenuta a breve tempo da quella di Arenzano che però non è ancora stata scavata.

Nello specifico della fornace è stata fino ad ora indagata la camera in cui ardeva il fuoco detta di combustione. Quest’ultima, di forma circolare con un diametro pari a circa 6,5 metri e una profondità di 1,60 metri dal piano di calpestio, risulta scavata nel terreno per un miglior isolamento termico dell’impianto. Nulla resta, purtroppo, della camera di cottura, ossia la parte superiore in cui erano adagiati i mattoni da cuocere. Lo scavo stratigrafico della camera di combustione ha portato al ritrovamento anche di alcuni frammenti ceramici (anforacei, ceramica fine sigillata con decorazione a stampo, ceramica da fuoco, mattoni) che inducono ad inquadrare al II secolo dopo Cristo l’abbandono della struttura.

Borghetto Reperti Romani

Non si sa ancora se si sia conservata solo la fornace o se accanto ad essa vi siano altri spazi necessari al funzionamento dell’impianto: è questo ciò che si sta cercando di capire, ampliando l’area di indagine, controllando gli scavi che sono previsti dalla progettazione che interessa la zona, analizzando e studiando i materiali archeologici che vengono rinvenuti e che permetteranno di definire in maniera più circostanziata la cronologia del sito.

In costante collaborazione con l’ufficio lavori pubblici del Comune, la Soprintendenza dirige le indagini che vengono realizzate dagli archeologi professionisti della ditta Tesi Archeologia presenti quotidianamente sul cantiere, che stanno svolgendo con grande competenza il lavoro sul campo.

“Una scoperta molto importante – dichiara il sindaco Giancarlo Canepa – che aiuta a ricostruire e comprendere una particolare fase storica del nostro paese. Dal punto di vista simbolico non lascia indifferenti che nello stesso sito sia partita la realizzazione del polo dell’infanzia che diventerà la casa sicura e moderna delle future generazioni di borghettini. Passato remoto e futuro prossimo che si incontrano nel medesimo luogo”.

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