Cantiere

Savona, al via la riqualificazione dell’ex piscina di via Trento e Trieste: diventerà uno skatepark indoor

I consiglieri comunali che hanno seguito il progetto: "Speriamo possa diventare sempre di più il punto di riferimento della gioventù savonese"

Piscina Trento e Trieste

Savona. Sono partiti ieri i lavori di riqualificazione dell’ex piscina comunale di via Trento e Trieste a Savona.

“La struttura – ha ricordato sulla sua pagina social il consigliere comunale Massimiliano Carpano – sarà anche dotata di uno spazio bar con terrazza, per poter accogliere le persone in una location, quella del Prolungamento di Savona, che speriamo possa diventare sempre di più il punto di riferimento della gioventù savonese. Tutto questo senza togliere a Savona spazi d’acqua, grazie al raddoppio della piscina Zanelli”.

“L’investimento dovrà essere sostenibile, per cui diventerà di fondamentale importanza l’organizzazione di corsi riguardanti le discipline come lo skateboard presso le scuole del savonese, in modo tale da avere, una volta finiti i lavori, la fruizione della struttura. Tante volte – conclude Carpano – ci siamo sentiti dire (e abbiamo detto): ‘a Savona non c’è nulla da fare’. Io spero che le future generazioni possano veramente crescere in una città che, invece di abbatterli, possa fornir loro delle opportunità. E molto passa dalla rivoluzione del Prolungamento di Savona, che a mio avviso non ha nulla da invidiare al lungomare delle altre città del savonese”.

“Abbiamo ricevuto tante proposte e dato spazio alle idee di tanti, tutto questo facendo i conti con enormi difficoltà di un bando e un contesto monumentale che ci hanno obbligato a modificare il progetto più e più volte – ha aggiunto ancora il consigliere Luca Burlando per ricordare l’origine del progetto -. Ma oggi l’avvio di questo cantiere ci riempie di entusiasmo. Il percorso è stato impegnativo, questo non deve essere un punto di fine ma l’inizio di una trasformazione che darà nuovo volto a questa magnifica zona della nostra città. Lo dobbiamo continuare a fare insieme per portare avanti le nostre istanze, quelle di una generazione che ha urgente bisogno di spazi. Come detto, tanto ancora è da fare ma direi che siamo partiti bene”.

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