Loano/Ceriale. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere tutti e tre gli arrestati, Luca Marziano, Negm Mostafa Abdalla Ibrahim e Katia Menna: mentre i primi due restano in carcere, Menna andrà ai domiciliari. Questa la decisione del giudice delle indagini preliminari Laura De Dominicis, dopo l’interrogatorio di ieri pomeriggio che li ha messi di fronte ad un corposo dossier, composto da ben 700 pagine e contenente le indagini della polizia giudiziaria.
I tre erano stati arrestati a seguito di un’indagine durata due anni, iniziata a fine 2019 e conclusa a febbraio 2022. Otto erano le persone coinvolte e per i tre erano scattati gli arresti e il carcere da scontare preso le case circondariali di Pontedecimo e Imperia.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale di Genova, Imperia e dal personale delle sottosezioni di Mondovì, Carcare, Albenga e Sampierdarena, gli imputati si sarebbero avvalsi di microcamere posizionate sugli indumenti dei candidati agli esami, collegate a monitor, che avrebbero permesso di visualizzare le domande e fornire le risposte per poter superare l’esame di teoria.
Da una corposa acquisizione di intercettazioni e indagini (700 le pagine della polizia giudiziaria), coordinate dal pm Claudio Martini, il gip la dott.ssa Laura De Dominicis, aveva emesso l’ordinanza di arresto per tre degli otto indagati. Era stata sottoposta a perquisizione una storica autoscuola del ponente savonese, utilizzata dall’associazione per conseguire i loro scopi criminosi, appurando che il tutto avveniva all’insaputa della titolare.