Confusione

Balneari, Sib: “Stato di agitazione”. Caos per i Comuni savonesi sulle concessioni demaniali

"Manca un doveroso intervento normativo che fornisca indicazioni operative agli enti locali". E sulle proroghe dei Comuni arrivano i ricorsi al Tar

balneari alassio

Liguria. “A causa dell’assenza dell’intervento normativo chiarificatore del Governo sulla Direttiva Bolkestein – più volte da noi invocato – si sta creando una situazione caotica nella gestione della materia da parte degli enti concedenti”. Lo ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio nel corso della Giunta nazionale a Roma.

“Da alcuni Comuni vengono adottati provvedimenti di avvio delle gare pur in assenza di una regolamentazione nazionale – ha continuato Capacchione – di fronte a questi atti illegittimi il Sindacato è a fianco dei concessionari nel promuovere azioni giudiziarie per la difesa del lavoro e delle proprie aziende”.

La soluzione della questione concessoria non può, però, essere risolta nelle aule giudiziarie ma in quelle legislative. Urge, di conseguenza, un intervento legislativo.

“La gravità della situazione impone una decisa azione di protesta – ha concluso il presidente del Sib -. È stato, pertanto, proclamato lo stato di agitazione della categoria. Nei prossimi giorni sarà comunicato il calendario e le modalità delle manifestazioni, sia nazionali che a carattere locale”.

Intanto, le proroghe delle concessioni demaniali marittime investono i Comuni concedenti, come nel caso di Alassio e dei ricorsi al Tar da parte di alcune associazioni private: “”Prendiamo atto di diffide e di ricorsi al Tar perorati da alcune associazioni private, e non già da organi istituzionali, verso il provvedimento giuntale del 28/12/23 del Comune di Alassio. In relazione all’annosa questione della direttiva Bolkestein, è inutile addentrarsi in questa sede in una disamina che non ci attiene e compete, salvo auspicare un intervento chiaro e definitivo dagli organi di governo” precisa l’assessore comunale Rocco Invernizzi.

“A tale riguardo, penso di poter parlare anche per tutti i comuni citati nella diffida”.

“In merito, invece, al provvedimento giuntale oggetto della diffida, che oltre al nostro Comune è stato emanato in maniera analoga anche da altri enti locali, ci limitiamo ad asserire che questo documento consta di ben 17 pagine, alle quali si rimanda chi avesse desiderio di acquisirne contezza diretta. Soprattutto, si sottolinea come questo provvedimento non sia scaturito da una decisione di imperio di un’amministrazione locale ma, come recita anche l’oggetto del provvedimento stesso, da una mera presa d’atto di disposizioni legislative vigenti, che regolano il differimento del termine di scadenza delle concessioni demaniali marittime a scopo turistico/ricreativo, sino alla conclusione delle procedure selettive”.

“Rimaniamo pertanto fiduciosi e sereni di avere operato nell’ambito della totale legalità e negli interessi della collettività tutta, in attesa di una pronuncia degli organi di governo e la conseguente emissione dei decreti attuativi della Legge Draghi n. 118/2022” conclude l’assessore alassino.

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