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Telefonata di un “funzionario” della banca, “disinstalli l’app”: savonese truffata per oltre 11 mila euro

Inganno ben congegnato: l'uomo, che si è presentato con nome e cognome, conosceva già il codice cliente della vittima

soldi

Alassio. “Ho ricevuto un messaggio, che ho ignorato, dal numero di Intesa San Paolo, da cui arrivano i codici per le operazioni online, poi una chiamata nella quale mi è stato consigliato di accedere all’app della banca e poi disinstallarla per permettere un aggiornamento che migliorasse la sicurezza del servizio home banking. Dopo cinque giorni dal mio conto corrente sono spariti 11mila e 300 euro“.

Così è stata portata a termine una truffa, solo apparentemente telefonica, raccontata a IVG dalla stessa interessata. Infatti, attraverso la chiamata, il presunto “funzionario di Intesa San Paolo“, così si è definito aggiungendo anche nome e cognome, non ha ottenuto i dati della vittima di cui era già a conoscenza, ma si è solo assicurato che disinstallasse l’app per il periodo richiesto.

“Nel messaggio – spiega la vittima – c’era scritto di aprire un file, che non ho aperto, per fare un’aggiornamento per la sicurezza dell’home banking. All’sms è seguita una chiamata, a cui ho risposto, in cui mi è stato chiesto se avessi letto il messaggio e mi è stato ripetuto che sarebbe stato necessario aggiornare la sicurezza. Allora ho disinstallato l’app della banca e ho aspettato mi ricontattassero come mi hanno assicurato che avrebbero fatto per comunicarmi che l’operazione fosse andata a buon fine”.

“Era già in possesso di tutti i miei dati. Non solo conosceva nome, cognome e numero di cellulare ma anche i dati necessari per accedere ai canali internet. Quando mi ha chiamata la prima volta mi ha chiesto di accedere all’app, ma io ero per strada e non ricordavo assolutamente il mio codice cliente, è stato lui stesso a comunicarmelo – racconta basita -, è un numero che non conosco nemmeno io”.

“E la truffa è stata fatta bene – ammette sconsolata -. E’ stato preciso. Ha compiuto tutte le operazioni nelle date che mi aveva comunicato, non mi sono insospettita. Dopo il primo messaggio, c’è stata la telefonata in cui mi è stato detto di aspettare 5 giorni dopo i quali mi avrebbero rincontattato per confermarmi l’esito positivo della procedura, data che mi è stata confermata anche in un nuovo messaggio”.

“Tra l’altro io non potendo accedere all’app, non mi sono accorta di niente. E’ stata la banca il 26 mattina a chiamarmi, quando ancora altri bonifici, tempestivamente bloccati, erano in uscita, avvisandomi dei movimenti che erano stati fatti nei due giorni precedenti. Dopodiché è stato bloccato il mio conto corrente. I soldi sono stati spesi tra il 24 e il 25 febbraio – racconta sconsolata la vittima -. Hanno fatto 2 bonifici e 7 prelievi da bancomat situati in Campania, a Napoli e Scafati.

“Ho fatto immediatamente denuncia in Questura ad Alassio, mi sono rivolta a un avvocato e ad Adiconsum, dove mi hanno consigliato, come era già stato fatto nei confronti di Dentix, che sarebbe necessario preparare una class action insieme ad altre persone che hanno subito lo stesso danno – aggiunge, fiduciosa di trovare qualcuno che possa far valere il suo stesso diritto -. Nel frattempo la banca ha fatto richiesta per recuperare il denaro speso, ma non è detto che lo riesca a recuperare così”.

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