Liguria. “Sarò il capolista insieme all’assessore Piana. È un momento importante per dare tutti il proprio contributo all’elezione di Bucci presidente della Regione”. Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega, conferma che “ci metterà la faccia” in prima persona e si prenderà “un mese di vacanza” dal ministero delle Infrastrutture per affiancare il sindaco nella corsa al palazzo di piazza De Ferrari: “Non voglio lasciarlo solo”, ripete. Primo appuntamento di rilievo, come già annunciato, il 27 settembre al Teatro della Gioventù col leader Matteo Salvini.
“Quella vincente in Liguria – prosegue Rixi in una conferenza stampa convocata dal Carroccio nella sede di via Macaggi per ufficializzare la candidatura dell’assessora Marta Brusoni – è una candidatura civica che faccia capire come il centrodestra si metta a disposizione del territorio. Oggi governiamo la stragrande maggioranza dei Comuni sopra i 15mila abitanti proprio con candidati in gran parte civici. Anche sulla Regione si cercava un candidato civico. Io proponevo il vicesindaco anche con l’appoggio del sindaco di Genova, poi c’è stata la svolta con la decisione di Bucci di correre in prima persona. Per noi è una candidatura vincente, è il sindaco del fare con una visione che porterà la nostra regione a un futuro di sviluppo economico e infrastrutturale che io auspico per tutto il Nord Ovest”.
Se non sarà vincente il centrodestra ne uscirà inevitabilmente indebolito. A quel punto Bucci potrà andare avanti fino al 2027 o si faranno riflessioni diverse? Il segretario aggira la domanda: “La politica non si fa coi se ma coi risultati. Ci aspettiamo di vincere. Lo stesso sindaco è sceso in campo per garantire un futuro di sviluppo a questa regione”.
Il patteggiamento chiesto da Toti per evitare il processo “non credo che avrà un influsso – prosegue Rixi -. Giovanni ha scelto la sua strategia, credo stia agli imputati scegliere le proprie strategie giudiziarie. Sicuramente per noi è stata una sorpresa. Detto questo andiamo avanti. I risultati che ha dimostrato economicamente la giunta regionale negli ultimi otto anni non hanno precedenti”.
Indiscrezioni di stampa però raccontano di malumori nel centrodestra per alcune candidature non gradite, con particolare riferimento a quella di Jessica Nicolini, ex portavoce di Toti che ha già iniziato una campagna elettorale in grande stile per la lista civica Vince Liguria a supporto di Bucci. “Ognuno può fare il suo percorso, c’è chi andrà nella lista civica, chi entrerà nella Lega – chiarisce Rixi -. È un momento che il centrodestra affronta con uno spirito di servizio e rinnovamento, ognuno avrà modo di scegliere dove andare. Non ci sono né veti né altro. Ovviamente qualcuno a sinistra cerca di insinuare che ci sono divisioni nel centrodestra, a me sembra molto più diviso il centrosinistra“.
In lista, come detto, ci sarà anche l’assessora comunale Marta Brusoni, eletta nel 2017 con Vince Genova, rieletta nel 2022 nella lista civica di Bucci ed entrata in giunta. Ma perché mai passare alla Lega proprio ora che il sindaco si candida alla presidenza e la sua lista può diventare un traino importante? “Per portare avanti progetti più importanti e complessi è opportuno entrare a far parte di una squadra e quindi della Lega, che ha sempre lavorato sul territorio. Io ho lavorato sul territorio dal primo giorno, quindi mi ritrovo in questo forte ideale”. In caso di elezione Brusoni si dimetterà dalla giunta, ma assicura: “Finito il mio ruolo da consigliere regionale andrò in assessorato a Tursi e insegnerò tutto quello che potrà insegnare”.
Nel frattempo il mondo centrista va incontro a una netta spaccatura in Liguria, tanto che diversi fuoriusciti di Italia Viva e Azione andranno a comporre una seconda lista civica nella coalizione di centrodestra: “Tutto quello che oggi sembra è che tutti i loro elettori e rappresentanti sul territorio guardino con fiducia il sindaco Bucci più che l’ex ministro di Grazia e Giustizia – commenta Rixi -. Questo perché Bucci è una persona cresciuta sul territorio, che ha portato avanti il territorio con fatti concreti, non per appartenenza politica”.