Andora. Questa mattina, nell’ambito di un programmato tour giornaliero nel ponente ligure, il governatore Giovanni Toti è tornato a parlare di raddoppio ferroviario, uno dei grandi temi che da sempre riguardano la parte più a ponente della Regione.
“E’ una cosa di cui ci occupiamo quotidianamente – ha detto Toti a margine dell’incontro con il sindaco di Andora Mauro Demichelis – con carteggi, lettere ed epistole. Ormai è un genere letterario quello che stiamo mettendo in campo con il Ministero. Sono stati stanziati 10 milioni di euro per l’aggiornamento del progetto, mi sembra il minimo indispensabile. Non ho visto il progetto nel Piano Strategico da 200 miliardi presentato dal Ministero al Sole 24 Ore due giorni fa, cosa di cui mi sono già lamentato con il presidente Conte e i ministri durante gli Stati Generali a cui ho partecipato come vicepresidente della Conferenza delle Regioni”.
“Ho chiesto che, se si fa un piano ‘Italia Veloce’ di infrastrutture, i piani regionali di infrastrutture strategiche vengano assunti in quel piano o almeno negoziati – ha proseguito Toti -. Se si pretende, come si è fatto finora, di anticipare, fare, disfare o bloccare cantieri sulla base della volontà o delle priorità di qualcuno a Roma e non del territorio, continueremo a sbagliare gli investimenti di questo Paese. E’ paradossale, se ci pensate. In Liguria, per volontà di un solo partito (il riferimento è al MoVimento 5 Stelle, ndr), la ferrovia del Ponente viene posticipata e la vorrebbero tutti, così come la Gronda. C’è qualcosa che non va nella programmazione delle opere strategiche di questa regione” ha concluso.