Liguria. “Noi in due anni abbiamo costruito un ponte, dall’altra parte in due anni non siamo stati capaci di aggiustare una galleria e ora le si vogliono aggiustare tutte insieme. Veda lei…”. Con queste parole, parafrasando l’ormai celebre intervista al sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti torna ad avanzare una ipotesi: che la concessione delle autostrade liguri passi alla Regione.
Lo ha detto questa mattina ad Andora nel corso di un incontro con il sindaco Mauro Demichelis nel quale si è parlato proprio di infrastrutture (pista ciclabile e raddoppio ferroviario). Inevitabile affrontare di nuovo il tema delle autostrade liguri, gettate in questi giorni nel caos da un piano cantieri che sta paralizzando la circolazione: su questo Toti è durissimo, come già accaduto in queste ore. “Chiedere alle concessionarie, per togliersi una responsabilità e non per risolvere un problema, di mettere a norma una intera rete disastrata da ventenni di incuria in due mesi, equivale a un medico che per mettere a posto la propria coscienza prescrive in un giorno al proprio paziente tutte le pastiglie che non ha preso nei vent’anni precedenti. Quel paziente vivrà meglio o morirà soffocato dalle pasticche?”.
“Che le autostrade liguri siano trascurate e malandate lo sapevamo tutti – insiste Toti – e penso che dal Ponte Morandi se ne siano tragicamente accorti anche i più ciechi in questo Paese. Rilevo che da quella tragedia a oggi non è stato fatto quasi niente: sono passati anni, è passato il lockdown, sono state promesse agenzie per la sicurezza delle infrastrutture, e nulla è stato fatto. I casi sono due. Se si ha paura di prendersi responsabilità è grave, e se qualcuno pensa da tutto questo di trarre anche un piccolo lucro politico è peggio; se non si è capaci, che è la cosa che io immagino, si diano le concessioni alle Regioni“.
“Siamo pronti a prenderci le concessioni sul territorio ligure – ribadisce – per riorganizzarle e metterle a bando, costruendo internamente alla Regione un percorso con chi le gestirà. Da un lato non si rinnovano le concessioni, dall’altro si digrignano i denti per ritirarle e non si fa niente: si faccia fare a chi ha dimostrato di essere capace“.
“La Liguria che abbiamo costruito deve essere una Regione in cui si possa arrivare – gli fa eco il consigliere regionale Angelo Vaccarezza – Le vie di comunicazione sono sempre state un problema per noi, ma oggi lo sono in maniera eclatante. La Provincia di Savona ha riaperto 19 strade provinciali che erano chiuse spendendo 50 milioni di euro: se al suo posto ci fossero state Anas o Autostrade oggi a Savona non ci si muoverebbe. Si poteva fare diversamente, la domanda è: sono incapaci o lo hanno fatto apposta? Il risultato però è lo stesso: indubbiamente la Liguria non è tra le loro priorità”.