Regione. “Una mattina di ordinario caos sulle autostrade della Liguria. Appena partito da Genova verso il ponente e già i primi 6 km di coda. Sulla corsia a fianco anche uno scontro tra tir“.
Parola del governatore ligure Giovanni Toti. Uno sfogo, quello del presidente, postato sulla pagina Facebook. Oggi Toti è atteso nel ponente savonese, prima ad Andora, poi a Pietra Ligure ed infine a Toirano, ma , almeno per il momento, il presidente di Regione è rimasto “prigioniero” nel caos sulle autostrade.
“Con tutti questi cantieri infatti si moltiplicano gli incidenti, aumentando i rischi e non la sicurezza di chi si deve spostare, – ha proseguito il governatore. – Continuiamo ad aspettare dal Ministero un piano che liberi la nostra Regione, letteralmente prigioniera di ritardi, inerzia, inefficienza. E oggi, per non assumersi responsabilità, c’è chi ha deciso di chiudere di fatto le nostre autostrade con una programmazione dei lavori che sarebbe grottesca se non fosse drammatica”.
Un’occasione per ribadire al Governo la necessità di interventi tanto importanti quanto repentini: “Continuiamo a chiedere soluzioni al Governo al fianco dei nostri sindaci, che oggi hanno scritto al Ministero dei Trasporti per denunciare la situazione critica delle loro città. Ma vi pare possibile che dopo due anni dalla tragedia del Morandi siamo ancora a questo punto? Il Mit approvi immediatamente e si assuma la responsabilità di un nuovo piano di lavori, che riduca il rischio di incidenti e consenta alla Liguria di ripartire”.
E, infine, il rilancio di un cavallo di battaglia delle ultime settimane, sulla gestione autonoma di autostrade senza risparmiare un attacco, nemmeno troppo velato: “Se non sono capaci al Governo, passino immediatamente le competenze alla Regione e ce ne occuperemo noi, come abbiamo fatto per il Ponte di Genova. Se continueranno a rispondere con inerzia e scarico di responsabilità saremo costretti a pensare che qualcuno vuole soffocare deliberatamente il nostro territorio”, ha concluso Toti.