Alassio. Sono ore febbrili ad Alassio, e in particolare nelle stanze del palazzo del Comune, dove sale l’attesa in visita del responso del tribunale di Savona sul ricorso del sindaco-sospeso Marco Melgrati, che arriverà in esito all’udienza che si terrà nella giornata di domani (martedì 29 ottobre).
La “Legge Severino” era scattata nei confronti di Melgrati in seguito alla condanna a 2 anni, 11 mesi e 15 giorni nell’ambito del processo “Spese Pazze”, prevede che chi ricopre una certa carica pubblica, se condannato per certi tipi di reato, non può più candidarsi.
Con una condanna in primo grado (il “caso Melgrati”), scatta la sospensione dalla carica di sindaco per 18 mesi, ai quali se ne aggiungerebbero altri 12 in caso di conferma della condanna da parte della Corte di Appello, e poi con conseguente decadenza dell’intera giunta comunale e nuove elezioni nel caso di conferma della condanna da parte della Cassazione.
Lo scorso 19 luglio era stato respinta la richiesta di sospensiva avanzata da Melgrati, assistito dal legale Franco Vazio, che avevano sollevato dubbi sulla legittimità della norma. Di diverso avviso, però, il Collegio del Tribunale di Savona, secondo il quale “la legge Severino è già stata sottoposta al vaglio di legittimità costituzionale”, e che pertanto aveva respinto il ricorso.