Lettera

Rigassificatore, il commissario di Vado scrive al Ministero: “Modifiche sostanziali al progetto, serve nuova procedura di Via”

"Valuteremo ogni possibile forma di tutela giuridica degli interessi del territorio comunale e della salute pubblica"

Golar tundra rigassificatore

Vado Ligure. “Risulta evidente che i documenti presentati da SNAM non possono in alcun modo essere considerati integrativi, in quanto rappresentano modifiche sostanziali al progetto originario, configurandone uno nuovo. Per cui, a parere di questa Amministrazione, sarebbe stato più opportuno se il Ministero avesse invitato la Società proponente a presentare una nuova istanza per l’avvio di un nuovo procedimento, previa archiviazione del presente procedimento di VIA”. Lo scrive il commissario di Vado Ligure Maurizio Gatto in una lettera al ministero dell’ambiente in merito al progetto del rigassificatore al largo di Vado e Savona dopo la produzione di nuovi documenti da parte di Snam.

“Se il ministero non ritiene di procedere in tal senso – si legge nella lettera -, questa amministrazione chiede, in subordine e senza prestare in alcun modo acquiescenza a tale configurazione procedimentale, riservandosi di valutare, nel prosieguo del procedimento, ogni possibile forma di tutela giuridica degli interessi del territorio comunale e della salute pubblica, che venga concessa, a fronte della rilevante mole di nuovi documenti prodotti e non ritenendo comunque congruo il differimento dei termini di 15 giorni già concesso, una proroga del termine per presentare osservazioni e/o pareri non inferiore a 60 giorni“.

Infatti – evidenzia il commissario – si tratta di “quasi 600 allegati, oguno dei quali conta non meno di 20 pagine”. “La proroga di tale termine, infatti, consentirebbe a tutti gli enti interessati dall’installazione dell’impianto di esaminare con la necessaria e dovuta attenzione tutte le numerosissime sostanziali modifiche apportate al progetto originario, e quindi di formulare, nell’ambito del presente procedimento di VIA, congrue e adeguate osservazioni e/o pareri”.

Nel merito dei documenti spiega: “Snam ha presentato solo i via integrativa i dati di monitoraggio dell’area interessata che in realtà avrebbero dovuto costituire essenziale presupposto tecnico da produrre contestualmente al progetto originario”.

Poi ricorda che sono stati modificati l’area in cui è previsto l’impianto PDE (da località Gagliardi a località Casina, sempre nel comune di Quiliano) oltre al tracciato originario delle condotte di collegamento alla rete nazionale nel comune di Cairo Montenotte: “La modificazione delle aree in cui dovrebbero essere collocati gli impianti ha comportato la necessità per il proponente di produrre nuovi documenti riguardanti i profili di rischio   di incidente rilevante, il progetto di monitoraggio ambientale, le indagini geofisiche, gli studi dei livelli delle vibrazioni e di posizionamento dei fabbricati, le analisi acustiche”.

E sulla Vis aggiunge ancora: “La valutazione di impatto sanitario non sembra idonea a superare le criticità rilevate in precedenza posto che non sono stati esaminati i profili di rischio sulla salute derivanti dal funzionamento dell’impianto in quanto non sono stati raccolti dati ante operam riguardanti la salute della popolazione residente”.

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