Savona. Con un documento emanato lo scorso 4 ottobre, il prefetto di Savona Enrico Gullotti ha autorizzato la società Snam Rete Gas spa “ad introdursi nei fondi di proprietà privata per lo svolgimento delle operazioni finalizzate alla redazione del progetto del nuovo gasdotto Fsru Alto Tirreno e collegamento alla Rete nazionale gasdotti Dn 650/500 che interesserà i territori di Vado Ligure, Quiliano, Altare, Carcare, Cairo Montenotte”.
In altri termini, il prefetto di Savona ha autorizzato i tecnici incaricati da Snam ad accedere agli oltre venti fondi di proprietà privata situati sui territori di Vado, Quiliano, Altare, Carcare e Cairo sui quali passeranno le infrastrutture del nuovo rigassificatore. Ciò al fine di effettuare i rilievi necessari alla predisposizione del progetto per la realizzazione dell’opera.
Come precisato nel documento “l’autorizzazione è finalizzata all’effettuazione delle operazioni planimetriche, allo svolgimento dei rilievi topografici e all’esecuzione dei sondaggi archeologici, geologici e geoelettrici necessari alla redazione del progetto per la realizzazione del metanodotto e delle opere connesse” e “Snam Fsru è tenuta a risarcire qualunque danno arrecato agli aventi diritto nell’ambito dell’esecuzione dei lavori preparatori inerenti la redazione del progetto”.
L’autorizzazione è stata concessa alla luce del fatto che “il trasporto di gas naturale rientra tra le attività dichiarate di interesse strategico e di preminente interesse nazionale ai sensi del decreto legislativo numero 164 del 23 maggio 2000”.
Nel documento si ricorda che “il ministero dell’ambiente ha confermato che ‘le opere afferenti al progetto di ricollocazione nell’Alto Tirreno del rigassificatore Fsru Golar Tundra e al connesso nuovo collegamento alla rete nazionale di trasporto costituiscono interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti, funzionali ad assicurare sicurezza al sistema nazionale del gas e conseguentemente a garantire maggiore sicurezza al nostro paese’”.
