Inchiesta

Inchiesta Provincia, concluso l’interrogatorio: Colangelo e Novaro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Indagate altre due dirigenti della Provincia: Laura Pomidoro e Veronica Valenti. E non è escluso che l'inchiesta possa allargarsi ulteriormente dopo le perquisizioni di martedì

Tribunale Savona

Savona. Il direttore generale della Provincia Giulia Colangelo e il direttore affari generali Maurizio Novaro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Oggi l’interrogatorio dei due dirigenti in tribunale a Savona nell’ambito dell’indagine di cui si sta occupando la squadra mobile della questura di Savona su presunti concorsi truccati e maltrattamenti ai dipendenti.

Coalngelo è accusata di maltrattamenti e atti persecutori nei confronti di alcuni dipendenti dell’ente, mentre entrambi sono sospettati di aver favorito alcuni candidati durante i concorsi per la selezione del personale dipendente.

Il G.I.P. di Savona, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti dei due dirigenti ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei comuni di residenza per la durata di 15 giorni. Il G.I.P. si riserva ora di valutare l’eventuale sospensione dal pubblico ufficio.

L’indagine è iniziata nel 2022 dopo una querela per stalking da parte di una dipendente nei confronti di Colangelo. Nei mesi successivi gli agenti avrebbero ravvisato non solo i maltrattamenti, ma anche molteplici ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione, soprattutto per quanto riguarda i concorsi pubblici: un regolare “inquinamento” dei concorsi, secondo la polizia, con l’obiettivo di aiutare alcuni candidati.

Oltre a Colangelo e Novaro, nell’ambito dell’inchiesta sono indagate altre cinque persone che si trovano in una posizione meno grave rispetto ai primi due (a ciascuno viene contestato un episodio specifico): il sindaco di Albisola Superiore Maurizio Garbarini (dipendente della Provincia), l’assessore albisolese e consigliere provinciale di maggioranza Sara Brizzo, la dirigente degli affari generali Jessica Rebagliati, la dirigente del settore legale e contenziosi Laura Pomidoro e la dirigente della stazione unica appaltante Veronica Valenti.

Nel frattempo, continuano a emergere nuovi dettagli sull’indagine. Rebagliati sarebbe accusata, sulla base di alcune intercettazioni, di aver passato le domande del concorso a una parente: si tratta della figlia di un politico locale, la stessa persona che – sempre secondo gli inquirenti – Garbarini avrebbe chiesto di “favorire” in graduatoria.

L’accusa di maltrattamenti, invece, sarebbe fondata non solo sulle intercettazioni ma anche su diverse deposizioni di vari dipendenti dell’Ente.

Non è escluso che l’inchiesta possa allargarsi ulteriormente: nel corso delle 15 perquisizioni la Squadra Mobile ha acquisito materiale e documentazione che potrebbe portare a nuovi sviluppi.

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