Savona. Il “terremoto” che si è abbattuto sulla Provincia di Savona il 4 ottobre scorso ha messo nei guai il direttore generale Giulia Colangelo e il responsabile dell’ufficio legale Maurizio Novaro, accusati – al termine di un’indagine della Squadra Mobile di Savona – di aver favorito alcuni candidati durante i concorsi per la selezione del personale dipendente. Ma mentre sulla prima le cronache locali e nazionali hanno speso fiumi d’inchiostro, del secondo non si può dire lo stesso. Tv e giornali hanno sin da subito acceso i riflettori su quella che il Corriere della Sera non esitato a definire “La Megadirettrice Galattica”, mentre Novaro veniva solo sfiorato dal ciclone mediatico.
Eppure, secondo la Procura, Novaro sarebbe uno dei protagonisti negativi di questa vicenda, fungendo da “braccio destro” di Colangelo. Tanto che anche lui è stato destinatario di una misura cautelare. E oltre ai dubbi sul suo operato una volta al timone dell’ufficio legale, ci sono anche quelli sull’iter che lo ha portato a quell’incarico nonostante una sospensione dall’Ordine degli Avvocati in Imperia e un procedimento penale per truffa concluso con una “messa alla prova”.
Ricostruiamo le tappe. La prima è quella dell’assunzione in Provincia nel febbraio 2021, dopo aver partecipato ad un concorso indetto dall’ente. Tra i “requisiti per l’ammissione”, al punto D, era specificato che il candidato non doveva “avere procedimenti penali in corso che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, la costituzione del rapporto di lavoro con la pubblica amministrazione”. In quel periodo, però, Novaro stava affrontando un procedimento penale per truffa ai danni dei propri clienti in merito ad alcune “cause fantasma”. In seguito ad alcune denunce erano stati aperti tre procedimenti penali differenti presso la Procura della Repubblica di Imperia: una per falso, una per infedele patrocinio e una per truffa (le prime due poi sono state archiviate). In seguito a quelle inchieste Novaro si era autosospeso dall’Ordine degli Avvocati di Imperia (di cui è stato anche presidente).
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: Novaro poteva partecipare a quel concorso anche se aveva un procedimento penale in corso in quello stesso periodo? La risposta della Commissione Giudicatrice, composta da proprio da Giulia Colangelo (segretario provinciale della Provincia di Savona) insieme a Rosa Puglia (Segretario Generale Comune di Imperia) e Manolo Crocetta (dirigente settore legale Provincia di Imperia), è stata affermativa, tanto che Novaro si è piazzato al primo posto su 249 candidati, 11 dei quali risultati idonei.
Nel 2022, poi, l’ex presidente dell’ordine degli avvocati di Imperia veniva promosso a dirigente del settore legale della Provincia di Savona attraverso una selezione interna. Nell’atto di nomina redatto da Colangelo, Novaro risultava possedere “la migliore preparazione ed esperienza professionale ritenuta necessaria per ricoprire il ruolo”. In quel periodo il procedimento penale per truffa era ancora in corso: Novaro quindi – sospeso dall’Ordine – veniva messo a capo di un ufficio legale pur non potendo esercitare, in quel momento, la professione di avvocato.
Nei mesi successivi Novaro ha risarcito i clienti e ha avuto quindi accesso, per estinguere il reato, alla “messa alla prova“: di fatto si tratta di una sospensione del procedimento penale per reati di minore allarme sociale tramite l’esecuzione di un lavoro di pubblica utilità in favore della collettività.
L’incarico da dirigente è stato nuovamente rinnovato da Colangelo il 19 giugno scorso. In quel momento Novaro stava svolgendo la messa alla prova nel Comune di Limone Piemonte presso il quale ha lavorato 24 ore la settimana per 4 mesi. Nelle prossime settimane dovrebbe svolgersi l’udienza per valutare il buon esito e l’eventuale estinzione del reato. Il rinnovo, insomma, è arrivato proprio mentre Novaro estingueva il reato di truffa verso i propri clienti.