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Consiglio sui migranti ad Albenga, Ciangherotti: “Maggioranza ha disertato. Uno schiaffo alla democrazia” fotogallery

"Il sindaco Tomatis ha fatto di tutto per boicottare il consiglio comunale con la triste complicità di alcuni uffici comunali" 

Consiglio migranti Albenga

Albenga. “Ieri sera Riccardo Tomatis e la sua giunta hanno scritto una delle pagine più vergognose della storia amministrativa della città di Albenga. Con la complicità di alcuni uffici comunali, fatto che mi dispiace davvero dover sottolineare, la maggioranza ha boicottato il consiglio comunale straordinario convocato in piazza San Michele per parlare di un tema molto importante e di sicuro interesse per gli albenganesi e per i residenti di Vadino in particolare. Un atteggiamento che denota un’assoluta mancanza di rispetto nei confronti delle istituzioni e dei cittadini, i quali, mi auguro, avranno buona memoria al momento opportuno”.

Lo dichiara Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale e coordinatore albenganese di Forza Italia commentando quanto accaduto nel corso della seduta consiliare convocata in piazza san Michele nella serata di ieri, martedì 5 settembre.

Eraldo Ciangherotti, Cristina Porro, Diego Di Stilo, Roberto Tomatis e Gerolamo Calleri sono stati gli unici consiglieri comunali di tutto il parlamentino albenganese a presentarsi in piazza per prendere parte alla seduta straordinaria. Assenti l’intera maggioranza (che si è riunita nella sede consiliare dentro al Comune) e il consigliere di minoranza Riccardo Minucci. 

“Si sono rintanati nel palazzo, mentre i cittadini erano fuori pronti ad ascoltare il confronto. Una situazione surreale, ma soprattutto uno schiaffo del sindaco di Albenga alle basi della democrazia – spiega l’esponente forzista -. Proprio lui, che oggi punta il dito contro il governo, l’8 agosto del 2017, quando era vicesindaco, si impegnò ad elaborare una strategia anti-arrivi insieme all’allora segretario del Partito Democratico locale Emanuela Guerra e all’allora consigliere Maurizio Arnaldi. Le parole di quel Riccardo Tomatis non si sono perse, ma risultano nero su bianco dagli articoli di giornale di quel periodo”.

“Ieri sera abbiamo assistito all’arroganza di un sindaco, diventato tale grazie a 128 voti di scarto e dopo un accordo politico caduto da tempo, che pur di evitare il confronto istituzionale è andato a supplicare il Prefetto, che non ha potuto far altro che inviare un semplice parere e non di certo una posizione di parte, come, con l’ennesima caduta di stile, ha voluto far credere il sindaco Tomatis agli organi di stampa”.

Secondo Ciangherotti, infine: “L’amministrazione guidata da Riccardo Tomatis ha scelto di dare il via libera all’arrivo dei profughi a Vadinocome si apprende dalle delibere di giunta. La giunta albenganese, in compagnia di Savona, stranamente un’altra città a trazione PD, si è subito resa disponibile ad ospitare i profughi. Peccato che Riccardo Tomatis abbia reso noto il fatto soltanto dopo il comunicato del sottoscritto, che la mattina del 3 agosto scorso comunicava ai residenti di Vadino l’arrivo degli ospiti. A quel punto il sindaco non ha più potuto nascondere nulla, ed è venuto fuori allo scoperto soltanto perché costretto. L’ex Anfi, struttura priva di agibilità che attualmente ospita i migranti, non può essere considerata idonea all’accoglienza. Spetta a questa amministrazione individuare una sede alternativa. Invitiamo il sindaco Tomatis e la consigliera Camilla Vio, sempre carica di suggerimenti propositivi, a darsi da fare. Oppure, se, come ad ogni mozione della minoranza degli ultimi 4 anni, avevate già pensato una soluzione, fatecelo sapere. O forse volete tenerci nascosta pure questa?”.

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