Nastri di partenza

Prima Categoria, Letimbro. Mister Oliva: “Budget? No, grinta e riconoscenza. Mencacci docet”

L'allenatore quest'anno si è occupato anche del mercato: "Partiamo dietro ad altri, ma in campo proviamo a sopperire con attenzione e grinta. Sul mercato, invece, con la correttezza e contando sulla riconoscenza di chi da noi è stato bene"

Letimbro Vs Aurora

“Zero rimborsi e ambiente sano: ecco la nostra forza”.  Questa la sintesi estrema del commento di mister Maurizio Oliva sulla salvezza della Letimbro della scorsa stagione. Contestualmente, aveva annunciato l’arrivo di nuove persone nell’organigramma societario al netto dei saluti del ds Bozzo, perdita che ha costretto l’allenatore a svolgere anche il ruolo di direttore sportivo.

Per quest’anno non cambiare, zero rimborsi e pedalare. Ancora così o anche voi avete dovuto ‘cedere’ per allestire una rosa competitiva?

Assolutamente no – commenta mister Oliva  -. Il fatto che siano entrati nuovi dirigenti non vuol dire che cambiano la politica del costo zero. Quando inizi a pagare i giocatori un anno poi anche nelle stagioni seguenti sei quasi costretto a farlo. Rimaniamo coerenti con quello che pensiamo sia giusto per la Prima Categoria. Ovviamente, siamo attaccabile nel senso che altre squadre risultano più appetibili di noi.

Passando al campo, come giudichi il Girone “B” di quest’anno? (qui le squadre)

Concordo con quanto detto da mister Girgenti dello Speranza, è più difficile anche rispetto a quello di due anni fa con Sampierdarenese e Savona. Sarà equilibratissimo e molto livellato. Poi, l’esperienza dice che le savonesi fanno fatica nel genovese. Chi vedo davanti ai nastri di partenza? Masone e Spotornese, che sono già rodate. Ma occhio anche al Città di Savona.

E la Letimbro?

Non parlo di obiettivi. Abbiamo cercato solo giocatori che ci interessavano davvero. Ringraziamo il Legino e il Finale che ci hanno dato giocatori anche a titolo definitivo. Ma puntualizzo, ciò non vuol dire che quando vorranno andare via faremo storie. Siamo stati premiati dalla correttezza: prima di contattare un giocatore passiamo sempre dalla società.

Mister anche direttore sportivo. Il sogno di molti?

No, preferisco fare l’estate tranquillo e concentrarmi sul campo. Non c’erano i tempi per sostituire Bozzo e senza budget non è facile. Ma per quello che mi sta dando la Letimbro era il minimo che potessi fare.

In tanti su Mencacci – e qualche proposta di rimborso magari gli è arrivata -, come lo avete convinto?

Mencacci è un ragazzo d’oro. Veniva da un periodo un po’ complicato sportivamente e da noi è riuscito a segnare 10 goal in 12 partite. Tanti lo hanno contattato, ma lui ha preferito fermarsi qui da noi perché è stato bene. Ha rifiutato dei quattrini per la gratitudine nei confronti della nostra società.

Che Letimbro sarà?

Avendo meno qualità di altre squadre, dovremo mettere in campo voglia, grinta e organizzazione. Dobbiamo essere attenti e migliorare la gestione delle partite. Nella parte finale della scorsa stagione abbiamo buttato al vento una caterva di punti nei minuti finali. Sommati ai sei tolti dalla penalizzazione ci avrebbero consentito di chiudere in una posizione di tutto rispetto. Questo è il nostro margine di miglioramento principale. Da parte mia, cerco di aggiornarmi il più possibile e di stimolare i giocatori attraverso sedute di allenamento con proposte nuove.

In un campionato così equilibrato, secondo me gli allenatori conteranno molto…

Di sicuro, ci sono tanti mister bravi. Condivido il campo del Santuario con Girgenti. Lo vedo lavorare, è molto bravo. Stesso discorso per Dorigo della Spotornese, che al primo anno ha fatto benissimo. Ce ne sono molti. L’esempio calzante lo prendiamo dallo scorso anno con il lavoro di Enrico Ferraro, che ha portato il Quiliano&Valleggia alla vittoria pur non partendo favorito.

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