Albissola Marina. Una morte naturale, probabilmente provocata da un arresto cardiaco o da un aneurisma che lo ha colpito e dopo i primi sintomi non gli ha lasciato scampo: è questo il responso dell’esame autoptico eseguito oggi sul corpo di Andrea Beri, il ragazzo di 31 anni deceduto nella sua abitazione in via Cilea ad Albissola Marina.
L’autopsia è stata disposta dalla Procura di Savona in merito all’indagine aperta sulla morte dell’ex pallanuotista, che aveva allertato la madre per un forte dolore allo stomaco: la donna aveva poi lanciato l’allarme per il figlio, ma una volta entrati nella sua abitazione per lui non c’era ormai più nulla da fare, inutili i tentativi di rianimazione e soccorso da parte del personale sanitario che, quindi, non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Sono stati i carabinieri a effettuare tutti gli accertamenti del caso, con una serie di riscontri sulla vita di Andrea così come all’interno del suo alloggio. Dunque esclusa l’ipotesi di altre persone e/o fatti esterni che abbiano determinato la tragica morte di Andrea Beri, avvenuta per un malore.
Tuttavia, per appurare tutti gli elementi medico-legali si dovrà attendere il risultato degli esami istologici.
Ora verrà disposto anche il nulla osta per i funerali del 31enne albissolese.
La sua morte ha lasciato sgomento e incredulità in tutta la comunità albissolese e il mondo della pallanuoto, sport che Beri aveva praticato per tanti anni insieme al fratello Davide.