Pensiamoci

La replica del sindaco

Strade chiuse, Russo: “Avanti così e subito, Savona è indietro di trent’anni. Sono i commercianti ad avere i benefici maggiori”

“Dovunque le attività hanno più valore nelle isole pedonali. Eventuali criticità in piazza Mameli vanno giudicate più avanti. Non vedo veri problemi di parcheggio”

Marco Russo pedonalizzazioni

Savona. Da alcuni giorni il sindaco Marco Russo aveva chiesto di illustrare la sua opinione su quanto contenuto nel servizio che abbiamo pubblicato in merito alle pedonalizzazioni. Conteneva affermazioni chiare e decise (“Piazza Mameli trasformata in camera a gas”, “Il sindaco non può comprare la dignità dei savonesi”). Lo fa ora con questa intervista, che arriva tra l’altro all’indomani della commissione consiliare che ha ribadito quante polemiche e quante divisioni ci siano su questo tema. Russo non si sottrae ad alcuna domanda. Eviteremo, come crediamo sia giusto, di trarre conclusioni nostre. Sarà un contributo in più sull’argomento, quale che sia l’opinione del lettore.

Sindaco Russo, cerchiamo di ripercorre i temi di quell’articolo. Intanto lei afferma sempre di voler ascoltare tutti i cittadini. Non è invece che preferisca ascoltare soprattutto chi la pensa come lei? E ancora: non vuole imporre diciamo a forza la pedonalizzazione, magari sapendo che può provocare qualche vittima sacrificale, qualche attività costretta a trovarsi difficoltà?

“È vero il contrario. Ascolto tutti, specialmente chi non è d’accordo, e invito queste persone a scrivermi o a venire a parlarmi, soprattutto i commercianti. Ma sono molti anche i favorevoli. Quanto stiamo realizzando era chiaramente scritto nel mio programma elettorale, e tra l’altro sono provvedimenti di cui si parla da anni, ben prima che li proponessi io. Per quanto riguarda le difficoltà dei commercianti, posso dire che li capisco, ma che dovunque le attività hanno più valore nelle aree pedonali rispetto alle zone aperte al traffico veicolare. Per Savona sono piccole novità che hanno un senso preciso: via Mistrangelo è la prosecuzione di via Pia, per corso Italia si tratta dell’ultimo tratto che era rimasto aperto. Savona è indietro di trent’anni, dobbiamo andare avanti, ma lo ripeto: vogliamo accompagnare in questo percorso chi manifesti dei timori”.

Non sarebbe stato molto più logico chiudere le strade in primavera, quando il tempo invita a uscire di casa? E perché non cercare sponsor per organizzare eventi? In corso Italia ci sono banche, gruppi finanziari ed economici che potrebbero contribuire senza particolari sforzi. Inoltre anche il Comune avrebbe potuto destinare qualche risorsa. Risulta che abbiate speso 22 mila euro per dipingere la galleria del Garbasso subito richiusa. È la politica degli spot…

“Credo in tutta sincerità che un rinvio sarebbe una perdita di tempo. Stiamo migliorando gli arredi, in corso Italia abbiamo piantato venti alberi e nessuno lo sottolinea. Le manifestazioni hanno bisogno di un calendario, una programmazione alla quale stiamo lavorando e a cui dedicheremo attenzione e anche risorse, senza dimenticare gli altri nostri progetti. Nessuno spot, ma un disegno preciso a breve, medio e lungo termine”.

Piazza Mameli camera a gas. Per fare il giro della piazza bisogna superare sei attraversamenti pedonali. Non sarebbe più logico modificare la viabilità e permettere ad esempio di svoltare a sinistra in fondo a via Boselli? Da Villapiana si formano lunghe code che tra l’altro provocano inquinamento.

“È presto per comprendere bene se e come intervenire, bisogna che i cittadini si abituino alla nuova circolazione e poi studiare interventi calibrati in maniera appropriata se emergessero criticità in modo permanente”.

Savona non è Milano, dove si va in centro al mattino e si torna a casa la sera. C’è bisogno di spostarsi durante la giornata e per farlo ci vorrebbe un servizio pubblico ben più efficiente del nostro. Più linee, più bus. Sempre, ma soprattutto di sera e di domenica, per muoversi con Tpl occorrono tempi imbarazzanti.

“Io giro spesso con i bus per rendermi conto di persona della situazione e posso dire che già così sono sottoutilizzati. Comunque abbiamo avviato con Tpl un’analisi per la revisione delle linee, comprese la frequenza e una diversa organizzazione del servizio, analisi che deve coinvolgere anche la Provincia”.

Oltre ai bus c’è l’altro grosso problema, quello dei parcheggi.

“Non ne abbiamo tolti, al massimo ricollocati. Soprattutto c’è piazza del Popolo a pochi minuti da tutto il centro. Sono mille posti e a parte il lunedì non sono mai utilizzati completamente”.

Tutta la maggioranza è d’accordo sulla pedonalizzazione? Non c’è qualcuno che comincia ad avere dubbi? L’assessore Becco prima ha lanciato la pedonalizzazione di via Paleocapa poi ha fatto una mezza marcia indietro.

“È una lettura distorta, oserei dire maliziosa. In maggioranza non ci sono distinguo. Poi contano i fatti: la pedonalizzazione di via Paleocapa in questa fase non è mai stata all’ordine del giorno. Stop”.

Il ritrovamento di basoli anche in via Ratti avrebbe potuto preludere a un progetto di ricerca e valorizzazione in tutto il centro. Si pensava a una cosa che potesse piacerle.

“Per ora non abbiamo indicazioni in tal senso ma sì, se così fosse sarebbe un’opportunità per valorizzare Savona”.

In piazza del Popolo ci sono problemi di sicurezza e la necessità di valorizzarla maggiormente, magari grazie alle attività commerciali. Che ne pensa?

“Ci siamo dedicati di più alla parte a monte, ora penseremo all’altra. Abbiamo bisogno di più telecamere e più illuminazione, soprattutto nel grande parcheggio. Le forze dell’ordine, compresa la polizia locale, stanno facendo un lavoro importante. Tutti stanno lavorando per la loro parte”.

Avevamo detto che il sindaco non può comprare la dignità dei savonesi. Non c’è forse qualcosa di ideologico, qualcosa della sua formazione personale che si riflette sul suo lavoro di sindaco? Sarò ancora più chiaro: non è che voglia insegnare ai savonesi non solo come muoversi, ma anche come vivere? Essendo una domanda molto personale è libero di non rispondere.

“Non ho alcun problema a parlarne, la mia risposta è ovviamente no. Lavoro per quello che credo sia il bene di Savona, secondo i progetti che ho illustrato in campagna elettorale. Tornando alla pedonalizzazione, mi auguro che tra qualche tempo queste polemiche siano dimenticate, superate dai fatti. Ripeto: Savona va rimessa in moto per recuperare decenni di ritardi e farne una città più moderna, vivibile e sostenibile come sono molti centri italiani delle sue dimensioni. Un percorso che vogliamo fare con tutti i cittadini, soprattutto quelli che ora non lo condividono”.

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