Savona. L’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Liguria e sul savonese (soprattutto per quanto riguarda la piana di Albenga) ha risollevato vecchie “problematiche” per quanto riguarda la pulizia dei torrenti.
Le improvvise bombe d’acqua e gli allagamenti sono, purtroppo, problematiche che nel corso degli anni sono sempre più evidenti. I letti dei torrenti non puliti, soprattutto nelle zone collinari, fanno si che i rii esondino.
La cura delle acque piovane che si faceva un tempo ad oggi non esiste più, i fenomeni di inondazione sono sempre più frequenti. La regimazione delle acque bianche non è più una pratica consolidata e questo fa si che si creino problemi di inondazione sempre più diffusi.
E se il maltempo del 5 settembre ha provocato danni nella pianura ingauna, a Savona ha risollevato un tema di difficile gestione e risoluzione. Come segnalato dalla nostra lettrice, Laura Bonifazio, in via Bruzzone (Lavagnola) i civici 4,6 e 8 vengono (da anni) “presi di mira” dalle bombe d’acqua, complice il fatto che lì scorre il Rio Vernazzino.
Come testimonia il video della lettrice la rampa, che viene utilizzata da alcuni disabili che risiedono nell’edificio, durante le forti piogge è totalmente allagata.
“Questo disastro avviene da 32 anni – afferma Laura – Questa rampa nasce x poter permettere ai disabili di raggiungere le loro abitazioni”.
“L’istituto Arte Savona ha già effettuato diversi sopralluogo, compreso il sindaco Caprioglio. Solo promesse e la situazione rimane comunque di pericolo e isolamento per i disabili”, conclude la lettrice.
Ivg, dopo la segnalazione, ha voluto contattare Arte Savona che è proprietaria della parte finale dell’edificio: “Arte Savona, ogni volta che si è reso necessario, ha provveduto alla disostruzione della tombinatura del Rio Vernazzino, che realizzata in concomitanza all’intervento di nuova costruzione di ERP, conformemente al titolo abilitativo, è costituita da pozzetto e da tubazione in calcestruzzo”, afferma l’architetto Alessandro Revello.
“Detta tombinatura, per ubicazione e natura, riceve le acque che fluiscono da monte (con quanto dalle stesse trasportato), che per la diminuzione della pendenza, sedimentano solo nel tratto in adiacenza all’edificio Arte”, prosegue.
Arte, per migliorare il deflusso delle acque ha implementato la tombinatura esistente con la realizzazione di ulteriore pozzetto: “Pertanto, nel tempo, abbiamo posto in essere le opere e gli interventi possibili per evitare le conseguenze dannose dell’evento”, afferma.
“L’eliminazione e/o la riduzione delle cause che determinano l’evento comporta la realizzazione di interventi ed opere necessariamente da parte di un importante numero di soggetti (già coinvolti e interpellati) , in un delicato contesto orografico e, peraltro, aggravato anche dalle mutate condizioni climatiche”.
“Certamente, Arte Savona, a salvaguardia dell’incolumità delle persone, oltre che a tutela dei propri interessi (evitare il danneggiamento dei propri immobili), dovendo necessariamente partecipare tutti i soggetti coinvolti, si farà parte diligente nel promuovere (in via collaborativa o meno) la realizzazione degli interventi necessari alla eliminazione delle cause del lamentato evento”, conclude Revello.
Forse una causa che determina l’evento potrebbe essere il fatto che i frontisti non adempiano totalmente alla pulizia del letto del Rio, va ricordato che l’edificio in questione sorge ai piedi di una collina (e quindi è facile che a monte si accumulino detriti che non permettano il normale scorrimento delle acque).
Certamente anche il Comune non si vuole tirate indietro nel risolvere la questione e, come sottolineato, dell’assessore Lionello Parodi si è già attivato diverse volte e provvederà nuovamente a dare supporto ad Arte mettendo a disposizione tecnici e architetti per risolvere la criticità in breve tempo: “Faremmo un ulteriore sopralluogo per verificare nuovamente la situazione – afferma l’assessore Parodi – va ricordato che comunque è un problema abbastanza comune nelle zone collinari ma cercheremo di risolvere la situazione vista l’implicazione di soggetti fragili”.
“Siamo di supporto ad Arte, faremo quello che c’è da fare per sistemare il tutto”, conclude l’assessore.