Bagarre

Scontro in consiglio comunale: la giunta vota contro le “troppe mozioni” e Più Cairo abbandona l’aula

Briano: "Il peggior sindaco dal dopo guerra ad oggi", Lambertini: "Non siamo d'accordo sul metodo utilizzato dal gruppo". Ferrari si offre da paciere

Consiglio comunale cairo

Cairo Montenotte. Scontro, questa mattina, in consiglio comunale tra la giunta e Più Cairo, che ha deciso di abbandonare l’aula, quando è stato comunicato che la maggioranza avrebbe votato contro le mozioni presentate e avrebbe concesso solo due minuti per integrare eventuali altre informazioni.

Un altro atto di arroganza da parte Lambertini, che si è dimostrato incapace di reggere un consiglio comunale, è il peggior sindaco dal dopo guerra ad oggi”. È duro l’attacco del capogruppo Fulvio Briano che definisce l’atteggiamento del primo cittadino “senza senso” e sottolinea: “è stato insolente anche nelle risposte a tutte le interrogazioni”. Così alle 10:30, passata appena un’ora dall’inizio della seduta, Più Cairo alza i tacchi e lascia vuoti i propri posti.

La decisione nasce dopo l’intervento del capogruppo di maggioranza Marco Dogliotti che, una volta affrontate tutte le interrogazioni, annuncia che sindaco e giunta non entreranno nel merito di alcuna mozione e voteranno contro. Il loro, dunque, un voto non sul contenuto, bensì sul metodo utilizzato dal gruppo Più Cairo che anche questa volta, secondo la maggioranza, ha presentato “troppi” documenti, tra mozioni (22) ed interrogazioni (19).

Lo scorso consiglio comunale, che si è tenuto il 29 novembre, infatti furono 99 i punti all’ordine del giorno, di questi 85 ad opera di “Più Cairo”. La seduta durò oltre sette ore, anche in quel caso fu concesso un tempo ridotto per la discussione. Il sindaco, al termine, chiese collaborazione all’opposizione ed in particolare a Fulvio Briano: “Questo ostruzionismo ci impedisce di approfondire gli argomenti”, commentò. A distanza di un mese la nuova seduta, l’ultima del 2022, e la mole di documenti presentati è di nuovo alta: in totale sono 51 e di questi 41 sempre di Più Cairo.

Lambertini quindi non ci sta e, con l’intenzione di mandare un messaggio alla lista di minoranza, decide con la giunta di opporsi a tutte le mozioni. “Finché faremo consigli con 50 o più punti, non riusciremo a discutere approfonditamente di nulla – afferma -. Visto che il sindaco ha il compito che il consiglio comunale venga regolarmente svolto, ho deciso di andare in questa direzione. Non possiamo pensare di far durare le seduta 15 ore, perché è così che accadrebbe se si dedicassero anche solo 20 minuti a punto. E a chi ci accusa di mancanza di democrazia, rispondo che non è così, lo dimostra il fatto che in passato abbiamo bypassato il regolamento, ad esempio concedendo a più consiglieri di intervenire su ogni argomento, mentre è previsto che lo faccia solo uno. Secondo noi, infatti, è giusto che tutti abbiano la possibilità di esprimersi. Dobbiamo trovare una soluzione e lo faremo quando vedremo collaborazione”.

Poggio: “Un oltraggio alla democrazia, se il numero delle mozioni è alto è colpa dell’operato della giunta”

Con il sindaco non è d’accordo il consigliere di Più Cairo Alberto Poggio: “Le sue dichiarazioni non hanno alcun senso – dice – Sono quasi 20 anni che faccio politica e mi dispiace di questo tipo di atteggiamento da parte di un sindaco che si dichiara aperto alla discussione, ma poi fissa dei tempi risicati alla minoranza, tra  l’altro su temi importanti come la sanità e il sociale, annunciando che a priori voterà contro. Questo per me è un oltraggio alla democrazia.  Così svilisce il nostro ruolo di consiglieri comunali”.

“Tutte le nostre mozioni erano su temi validi – prosegue – infatti non sono state e non possono essere contestate sul merito. Ma nemmeno sul metodo, Lambertini deve guardare l’operato del suo gruppo non criticare come la minoranza fa il suo lavoro, anche perché noi seguiamo il regolamento e la legge. Un sindaco non si può permettere di trovare da dire sul numero di documenti che l’opposizione presenta e se questo è elevato è segno di demerito della giunta” evidenzia Poggio che poi si domanda: “Che tipo di opposizione vuole Lambertini, visto che detta le regole? Un’opposizione che sta in silenzio e che si tappa gli occhi davanti alle segnalazioni dei cittadini? Deve rendersi conto che la grande parte è colpa del suo demerito. L’opposizione è un organo di controllo, di stimolo e propositivo: noi stiamo facendo questo, se gli diamo così tanto fastidio è perché stiamo facendo una buona opposizione. Il nostro non è un accanimento, ma voglia di far bene il nostro compito. Noi lo facciamo rispettosamente, non abbiamo mai mancato di rispetto nella sua attività, oggi il sindaco l’ha fatto sminuendo il nostro ruolo e operato”.

Ferrari: “Lo scontro non fa bene a Cairo, cercherò di fare la mia parte per trovare una soluzione”

Tra i due litiganti, si offre da paciere Giorgia Ferrari, capogruppo di Cairo in Comune, che si dice perplessa dell’accaduto e intende trovare al più presto una soluzione condivisa per il bene della città: “Oggi abbiamo proposto di sospendere il consiglio comunale per qualche minuto con l’obiettivo di cercare una soluzione condivisa, ma non siamo stati ascoltati – sottolinea – Riteniamo che un consiglio comunale di questo tipo  non abbia senso sia per il numero di punti che per la contrazione della discussione, così viene meno il dibattito democratico. Al di là delle posizioni politiche, quello che ci deve muovere è sempre l’interesse collettivo, se si litiga su questioni formali, si abbandona il consiglio, ci si arrocca ognuno sulle sue posizioni non si arriva da nessuna parte. La cosa più grave è che non si discute su niente. Bisogna trovare un punto di incontro, ma questo lo devono volere tutte le parti in causa”.

Riguardo alle mozioni presentate da Più Cairo, Ferrari dichiara: “Abbiamo votato a favore della maggior parte, in particolare quelle riguardanti la seconda automedica nel periodo invernale e le liste di attesa, altre invece ci siamo astenuti perché era vaghe e generiche e avremmo voluto chiedere alcune delucidazioni al gruppo. Si trattava comunque di tempi importanti che valeva la pena sviscerare, ma a causa dello scontro non è stato possibile. In questa situazione ci rimettono i cittadini ed è proprio per il rispetto nei loro confronti che siamo rimasti in aula questa mattina. Penso si debba collaborare per il bene di Cairo, questo non fa bene alla città. Perciò cercherò di fare la mia parte per trovare una soluzione”.

 

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