Maratona

A Cairo consiglio comunale di 7 ore no stop. Minoranza: “Risposte insoddisfacenti”, Lambertini: “Intensificheremo le commissioni”

Scontro sulla sanità: per Briano "non si sta facendo nulla", per Ferrari "necessario modificare il piano regionale", mentre secondo il sindaco "giusto proseguire con l'ospedale di comunità". Dibattito anche sull'inceneritore

Cairo Montenotte. Fra interrogazioni (66) e mozioni (29), già si prevedeva che sarebbe stata una lunga discussione. E così è stato. Il consiglio comunale di oggi (29 novembre) è durato oltre 7 ore, una maratona senza pausa per affrontare tutti i 99 punti all’ordine del giorno, di questi 85 presentati dal gruppo di minoranza “Più Cairo”, accusato dal sindaco di ostruzionismo.

Abbiamo risposto alle critiche del sindaco, secondo cui stiamo bloccando il lavoro comunale con delle interrogazioni inutili: oggi infatti hanno votato a favore di 11 nostre mozioni”, evidenzia Fulvio Briano alla guida di Più Cairo.

Sull’attività dei colleghi di minoranza, interviene anche Giorgia Ferrari, capogruppo di Cairo in Comune: “Ogni gruppo di opposizione fa l’attività che ritiene più opportuna, noi abbiamo un altro modo di concepire l’attività di opposizione, che per noi è sì di vigilanza e di pungolo all’amministrazione, ma non deve mai essere ostruzionistica o di intralcio al lavoro degli uffici comunali che da parte nostra avranno sempre il massimo della collaborazione e dell’attenzione. Detto questo, abbiamo votato a favore di tutte le mozioni di Più Cairo perché riteniamo che le tematiche presentate siano importanti. Spiace però che in un consiglio comunale così denso in realtà non si sia potuto approfondire nulla, come invece avrebbe meritato. Dall’amministrazione abbiamo ricevuto solo risposte insoddisfacenti, concise e troppo brevi, ci aspettavamo qualcosa di più visto l’importanza dei vari temi”.

Per evitare che la situazione di oggi si ripeta, Cairo in Comune ha fatto una proposta: “Il consiglio comunale dovrebbe essere convocato più frequentemente (sono passati due mesi dall’ultima assemblea, per questo Più Cairo ha scritto due volte al prefetto ndr), così come le commissioni – afferma Ferrari – Inoltre riteniamo utile stilare una graduatoria di priorità e condividere tutti insieme, maggioranza e opposizione, una modalità operativa”.

Proposta che è stata accolta dal sindaco Paolo Lambertini: “Proveremo ad intensificare le commissioni e a convocare i capigruppo  per trovare una strada che vada bene a tutti – dichiara – Ci siamo sentiti dire che da parte nostra non c’è rispetto del regolamento e trasparenza, ma vorrei ricordare che nei 5 anni precedenti abbiamo fatto molti più consigli comunali di quelli che sono stati fatti in passato e questo dimostra la nostra assoluta volontà di dare al consiglio comunale una dignità, dando a tutti la possibilità di intervenire e di discutere. Il fatto che ci fossero 99 punti non può essere imputato alla convocazione dell’assemblea dopo 2 mesi dall’ultima. Se l’avessi convocato ad ottobre sarebbero potuti essere 50? Anche in questo caso non si può pensare di approfondire nessuno degli argomenti trattati, pena andare lunghi, costringendo ad interrompere la seduta, e non dare la possibilità alle persone interessate ad alcuni argomenti di fermarsi ed ascoltare”.

maggioranza minoranza CAIRO MONTENOTTE generica consiglio comunale

Sanità, la minoranza: “Risposte insoddisfacenti”; Lambertini: “Ospedale di comunità l’unica strada da seguire”

Tra i vari argomenti protagonisti del consiglio comunale di oggi, la sanità con mozioni e interrogazioni presentate dai due gruppi di opposizione: entrambi chiedono l’apertura del Punto di Primo intervento dell’ospedale San Giuseppe h24.

L’amministrazione ha votato a sfavore della nostra mozione in merito, rispondendo che è inutile – afferma Briano – Abbiamo ricevuto risposte assolutamente insoddisfacenti su tutto il comparto sanità, l’amministrazione ha idee completamente difformi dalle nostre. Dal punto di vista politico non c’è una difesa di questo territorio e dei servizi indispensabili per la salute dei nostri cittadini. Non si sta facendo  nulla, si è assolutamente supini alle linee della Regione che sono del tutto nebulose. Di tutto quello che abbiamo chiesto oggi non ci è stata data alcuna risposta, perché non si è a conoscenza di quello che effettivamente la Regione vuole fare. Di fatto non abbiamo più nulla in questo ospedale, bisognerebbe battere i pugni su tavoli regionali per cercare almeno di ottenere la messa in sicurezza del sistema della emergenze, cosa che in questo momento non viene fatta in nessun modo”.

maggioranza minoranza CAIRO MONTENOTTE generica consiglio comunale

E proprio sul sistema delle emergenze urgenze verte anche la mozione di Cairo in Comune: “Visto che il piano regionale è ancora in via di approvazione ed è quindi modificabile – spiega Ferrari – abbiamo chiesto che il Comune si faccia parte diligente per inserire nella bozza la classificazione di ospedale di area disagiata per il San Giuseppe, che diventerebbe quindi sede di pronto soccorso, e un ppi h24, come era stato promesso dopo la chiusura a causa del covid. Ma l’amministrazione non pare essere in accordo con noi”.

A confermarlo il sindaco Lambertini che sottolinea come “l’unica strada da seguire in questo momento sia quella dell’ospedale di comunità, ce l’hanno ribadito non solo gli organi politici ma anche gli addetti ai lavori con cui ci siamo confrontati”. Il primo cittadino poi aggiunge: “Non c’è solo l’emergenza, ma anche i servizi legati alla degenza, le sale operatorie, gli ambulatori, i laboratori. Ci sono tante cose che l’ospedale può fare e che le faccia sotto il nome di ospedale di comunità o un’altra denominazione poco cambia. È indubbio che l’emergenza sia una criticità per il territorio, ma ricordo che il ppi, anche fosse h24, potrebbe comunque occuparsi solo di codici bianchi e verdi. Troveremo altri modi per aumentare la sicurezza in termini di emergenza per il territorio, in questa ottica è importante ad esempio l’elisoccorso che vola anche la notte, lo hanno dimostrato anche interventi avvenuti di recente”.

Inceneritore a Cairo, Ferrari: “Necessaria chiarezza”; Lambertini: “Non lo escludiamo a priori”

Durante il consiglio comunale si è parlato anche di rifiuti e dell’ipotesi della realizzazione di un inceneritore a Cairo.

“Anche in questo caso – sottolinea Giorgia Ferrari che ha presentato due interrogazioni in merito – le risposte non ci hanno soddisfatto. Per la discarica Filippa, per cui è previsto un ampliamento, quasi un raddoppio, non è dato sapere quale sarà il vantaggio per i cittadini, ci è stato detto che si sta lavorando per una nuova convenzione, ma oggi non sappiamo quali siano i contenuti. Sull’inceneritore, siamo stati liquidati con poche righe e nulla si sa. Riteniamo che su impianti così impattanti invece sia necessario che i cittadini vengano informati in maniera chiara, invece la risposta è stata un semplice ‘nessun documento agli atti’”.

Sul termovalorizzatore, Lambertini risponde: “Da parte nostra non c’è una pregiudiziale a priori: quello che ci interessa è avere degli elementi concreti e sederci ad un tavolo con un interlocutore serio che ci può indicare le caratteristiche dell’impianto e cosa può dare al territorio dal punto di vista ambientale. Se deve dare un’opinione, personalmente sarei più orientato a valutare termovalorizzatori che trattano rifiuti urbani piuttosto che rifiuti industriali, con i primi potremmo creare una sorta di filiera con l’attività del biodigestore già presente sul territorio”.

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