Savona. Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo corso societario del Savona c’è stato un duro scontro, poi rientrato, tra la nuova proprietà e il responsabile del settore giovanile Alessandro Grandoni. All’ex giocatore della Sampdoria e allenatore della prima squadra del Savona non sono andate giù le parole del nuovo presidente Sebastiano Cannella quando ha affermato parlando del settore giovanile: “Il nostro progetto partirà a marzo, perché ci siamo trovati con tutto fatto. Settore giovanile? Non vogliamo farlo tanto per fare”.
Grandoni ha risposto sottolineando l’importanza del lavoro svolto in estate e affermando di non aver ricevuto chiamate dai nuovi dirigenti: “Abbiamo messo in moto il settore giovanile. Ci sono bambini, genitori e nonni a testimoniarlo. Fino a un mese fa noi avevamo potenzialmente 6 o 7 leve partendo dall’under 17 per arrivare ai piccoli amici, abbiamo programmato in modo serio non ‘tanto per fare’ come ha detto lei. Sentirmi dire che è stato fatto tanto per fare non posso accettarlo. Io sono venuto perché il signor Barani mi ha detto che io personalmente sarei stato contattato da lei Cannella per trovare una quadra”.
“Noi eravamo all’oscuro di quello che era successo durante l’ultimo anno. Posticipiamo di un’ora la nostra partenza per parlare con il settore giovanile per capire quali sono le esigenze e fare una programmazione seria sulla base di quello che hanno fatto”, replica a sua volta Cannella di fronte ai microfoni dopo essersi appartato con Grandoni per discutere. “Il confronto – prosegue Cannella – è stato interessante per capire le criticità all’interno del Savona Calcio, non si parla solo della prima squadra ma era per me doveroso staccarmi un attimo e parlare con i responsabili e far capire che non era nostra intenzione snobbare quanto fatto. Finora non ci sono stati forniti dati e numeri e ne devo prendere atto. Ripeto, abbiamo trovato un accordo e ci fermeremo per confrontarci e capire come risolvere. Capisco che ci sono famiglie e giovani ma capisco anche che bisogna fare un progetto serio e a lunga scadenza, non devo accontentare nessuno ma ognuno di noi deve essere parte integrante del progetto“.
Il botta e risposta si è concluso con Grandoni chiamato a sedersi insieme ai quadri societari. Segnali di distensione prima dell’incontro annunciato per il primo pomeriggio.