Non c'è pace per il vecchio delfino

Savona Calcio, Alessandro Grandoni si dimette: “Non ci sono più le condizioni per andare avanti”

Al primo giorno di Vela s.r.l in biancoblù c'è già aria di burrasca: l'ex calciatore professionista ha scelto di farsi da parte

Generico agosto 2022

Savona“Ritenendo tale decisione un atto di coscienza e responsabilità, doveroso nei confronti della Società, della Città di Savona, delle famiglie e di tutti miei collaboratori, sono a comunicare di aver rassegnato le mie dimissioni quale Responsabile del Settore giovanile della A.S.D. Savona Calcio.

Come molti avranno visto, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova compagine sociale, tenutasi oggi, nonostante il mio intervento e il colloquio che si è tenuto al termine dell’evento, non si sono ravvisate le condizioni per poter, serenamente e compiutamente, portare a termine l’incarico conferitomi.

Con l’augurio di rivedere la Società risalire alla categoria che merita, ringrazio tutti coloro che ci hanno sostenuto sin ad oggi“.

Così ha scritto Alessandro Grandoni nella sua lettera di saluti.

È saltata all’occhio l’accesa discussione nel bel mezzo della conferenza stampa di presentazione. L’ex giocatore professionista non ha gradito le parole del neopresidente Sebastiano Cannella: “il Settore Giovanile non vogliamo farlo tanto per fare”.

Queste ultime tre parole hanno fatto scattare in piedi Grandoni che, chiedendo la parola, ha voluto intervenire direttamente in questo modo: “Abbiamo messo in moto il settore giovanile. Ci sono bambini, genitori e nonni a testimoniarlo. Fino a un mese fa noi avevamo potenzialmente 6 o 7 leve partendo dall’under 17 per arrivare ai piccoli amici, abbiamo programmato in modo serio non ‘tanto per fare’ come ha detto lei. Sentirmi dire che è stato fatto tanto per fare non posso accettarlo. Io sono venuto perché il signor Barani mi ha detto che io personalmente sarei stato contattato da lei Cannella per trovare una quadra”.

Poi i due si sono parlati nell’immediato, a conferenza in corso, organizzando un incontro nel pomeriggio da dedicare esclusivamente a questa questione. Accordati sul da farsi, Grandoni è stato chiamato a sedersi insieme ai quadri societari per l’ultima parte dell’evento.

Sembrava quindi un segnale di una ricucitura, ma nemmeno l’ulteriore conversazione ha unito con convinzione le parti.

Parte in salita il percorso della nuova proprietà, già orfana di una figura fondamentale dell’intero ambiente ancora prima di incominciare a lavorare.

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