Liguria. Si inizia a parlare di riaperture, ma ancora non ci sono certezze. Non si ferma, dunque, la protesta di imprenditori e partite Iva che martedì 13 aprile si recheranno a Roma per una “marcia pacifica“, indetta da diverse associazioni, a cui parteciperanno rappresentanti di ristoratori, ambulanti, discoteche, tassisti, commercianti e altri settori.
“Noi abbiamo organizzato un pullman con 40 persone e chi è rimasto fuori andrà in auto o treno. Dalla Liguria saremo qualche centinaio – spiega Ivan Spagnolo, uno dei leader della #protestaligure che nelle scorse settimane ha messo in atto cortei nel centro di Genova e che ha aderito alla mobilitazione di martedì -. Di sicuro ci saranno migliaia di persone e il Governo non potrà restare indifferente di fronte a una manifestazione del genere”.
Per domani, invece, il movimento #IoApro ha dato appuntamento alle 15.00 davanti a Montecitorio con l’obiettivo di portare in piazza almeno 20mila persone. Si tratta di un filone differente, anche se qualche adesione potrebbe arrivare anche dalla Liguria. La Questura di Roma, con una nota diffusa oggi, ha fatto sapere che la manifestazione non è autorizzata perché la piazza è già stata concessa ad altri. In piazza non ci saranno comunque gli aderenti a Mio Italia che a mezzogiorno saranno al Mef per confrontarsi alla stesura del nuovo decreto Imprese.
“Vedremo cosa succederà a Roma, speriamo non ci siano tafferugli come dicono le voci. Noi saremo come sempre pacifici e ci defileremo se dovesse nascere qualcosa di violento – precisa Spagnolo -. Purtroppo la gente è esasperata e non ce la fa più. Decideremo se organizzare qualcosa a Genova durante la settimana”.