In manette

Maltrattamenti in una Rsa di Varazze, arrestate tre Oss

Per la Guardia di Finanza "schiaffi, insulti e minacce, condotte di assoluta gravità e durezza, prive dei più elementari sentimenti di umana compassione"

Varazze. Tre operatrici socio sanitarie di 48, 58 e 64 anni, tutte italiane, sono state arrestate questa mattina dai militari del Comando Provinciale Guardia di Finanza di Savona con l’accusa di violenza e maltrattamenti nei confronti di più ospiti della struttura dove lavorano, la Rsa La Villa di Varazze.

L’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata messa dal Gip del Tribunale di Savona al termine di una complessa indagine, coordinata dal pm Chiara Venturi della Procura della Repubblica di Savona, e durata alcuni mesi, durante la quale sono stati documentati numerosi e reiterati episodi di violenze fisiche e verbali.

Dall’attività investigativa svolta, secondo gli uomini del Nucleo Polizia Economico Finanziaria comandati dal maggiore Danilo De Mitri, sarebbero emersi bruschi strattonamenti dei pazienti durante le operazioni di pulizia personale e cambio degli abiti, fino ad arrivare a veri e propri schiaffi, accompagnati da insulti, minacce e imprecazioni proferiti dalle tre operatrici, cui corrispondono grida di dolore, pianti e implorazioni delle vittime.

Molto spesso, durante l’orario di lavoro, gli anziani pazienti sarebbero stati lasciati incustoditi, senza che venissero soddisfatte le loro reiterate richieste di assistenza, attivate dagli ospiti anche attraverso i campanelli posti nelle vicinanze dei letti.

“Gli anziani venivano anche minacciati di essere lasciati senza i pasti – spiegano dalla Finanza – fino al rischio di essere legati al letto e percossi, solo per aver ‘disturbato’ le operatrici con le loro richieste di assistenza, peraltro più che legittime e pienamente rientranti nei doveri lavorativi delle tre arrestate”.

Le condotte contestate alle arrestate sono di assoluta gravità e durezza – fa sapere il Comando provinciale – prive dei più elementari sentimenti di umana compassione. Comportamenti per i quali l’autorità giudiziaria ha contestato altresì l’aggravante dell’abuso di prestazione d’opera e della minorata difesa delle vittime, molte delle quali non autonome a causa delle infermità che le affliggono”.

Contestualmente all’esecuzione delle misure cautelari, oltre ai locali della Rsa, sono in corso, altresì, le perquisizioni delle abitazioni delle tre operatrici a Savona, Varazze e Genova, per ricercare ulteriori elementi di prova ed acquisire le cartelle cliniche di alcuni ospiti della struttura, anche in previsione di possibili ulteriori sviluppi investigativi.

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