Accuse

L’Enpa attacca il Comune di Pietra Ligure: “Accesso ai cani vietato nelle aree verdi”

"Il sindaco, invece di polemizzare, assuma azioni concrete ed immediate per facilitare il turismo cinofilo"

Divieti cani Pietra Enpa

Pietra Ligure. “Continuano a protestare i proprietari di cani, residenti e turisti, a Pietra Ligure, per il divieto di accesso a molte aree verdi della città e nel parco Negro impartito dal comune; e lamentano di essere attivamente allontanati da queste zone dalla polizia municipale e dalle guardie di un’associazione ambientalista che ha ricevuto l’incarico dal comune, chiedendo agli animalisti di inviare al sindaco mail educate ma di protesta (urp@comunepietraligure.it)”. Lo fa sapere l’Enpa di Savona.

“Già il mese scorso – raccontano – diversi cinofili si sono rivolti ai volontari della Protezione Animali savonese, che hanno condiviso la protesta, anch’essi delusi dall’atteggiamento dell’amministrazione verso le altre problematiche animali cittadine ma la seccata risposta pubblica del sindaco ha deluso gli animalisti”.

Enpa e gli animalisti che abitano o frequentano Pietra Ligure “continuano a denunciare la pesante situazione per chi passeggia col cane: l’unica area canina bella e spaziosa si trova fuori del centro in via Morelli, mentre quella vicino alla casa dell’acqua è talmente piccola e disadorna da risultare inutile. Non vi sono altre aree destinate al passeggio dei cani, mentre i divieti genericamente imposti ovunque dovrebbero essere invece specificati e limitati a zone quali le aree gioco dei bambini, consentendo invece altrove l’accesso ai cani, pur nel rispetto rigoroso delle norme igieniche (raccolta delle deiezioni, guinzaglio, etc.)”.

Critiche anche all’accesso dei cani in spiaggia: “Vi sono solo due stabilimenti aperti ai cani, uno privato ed un altro comunale per il quale però occorre pagare ben 15 euro per accedervi, e sarebbe auspicabile una anche piccola spiaggia libera gratuita”.

La Protezione Animali ricorda ancora che “il turismo cinofilo, cioè i turisti con cane al seguito, a differenza del resto del settore in sofferenza, è in continua crescita; e sarebbe quindi utile ed intelligente favorirlo con una ben diversa accoglienza. E si aspetta che il sindaco, invece di polemizzare, assuma azioni concrete ed immediate per facilitarlo, se non altro per l’economia cittadina”.

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