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Loano, il Comune aderisce alla “Carta di Avviso Pubblico” che tutela trasparenza e legalità

E' un codice etico che favorisce e tutela la buona politica e rende il più trasparente possibile l'azione amministrativa delle istituzioni pubbliche

Comune Loano

Loano. La giunta comunale di Loano guidata dal sindaco Luigi Pignocca ha deciso di aderire alla “Carta di Avviso Pubblico” di Roma, codice etico che si propone di favorire e tutelare la pratica della buona politica e di rendere il più trasparente possibile l’azione amministrativa delle istituzioni pubbliche.

Composta da 23 articoli, la Carta indica concretamente come un buon amministratore può declinare nella quotidianità i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione. Contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo, alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, scelte pubbliche e meritocratiche per le nomine interne ed esterne alle amministrazioni, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini e obbligo a rinunciare alla prescrizione ovvero obbligo di dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravi reati (es. mafia e corruzione).

“In vaste zone del paese – spiegano da Palazzo Doria – un vero e proprio ‘contropotere’ criminale si oppone alla legalità democratica, fondandosi sull’accumulo di ricchezze illegali, esercita il dominio dei più forti sui più deboli attraverso l’uso della violenza, nega i più elementari diritti di cittadinanza, tenta di piegare ai suoi scopi le istituzioni democratiche, inquinando pertanto la società e l’economia. L’influenza delle organizzazioni criminali non è più limitata alle tradizionali zone d’insediamento; le enormi fortune acquisite con il traffico della droga vengono reinvestite nei circuiti finanziari e penetrano nell’economia legale, nuove attività criminali danno vita ad un vorticoso giro d’affari, si stringono patti perversi con ogni forma di potere occulto e con il sistema della corruzione”.

“Le mafie non sono dunque solo un problema di ordine pubblico, né costituiscono un pericolo solo per le regioni meridionali. Rappresentano la più forte insidia alla convivenza civile, alla saldezza e alla credibilità delle istituzioni democratiche, al corretto funzionamento dell’economia. Impediscono lo sviluppo della democrazia e il pieno esercizio dei diritti dei cittadini. Il diritto al lavoro, all’istruzione, alla sicurezza, alla giustizia non potranno essere goduti da nessuno se non si sconfigge l’illegalità organizzata. In questa battaglia, in prima fila, vi sono i corpi dello Stato, impegnati nell’azione di repressione. Ma al loro fianco, in questi anni, si è mobilitata gran parte della società civile, giovani, uomini e donne, associazioni del volontariato laico e cattolico. Un vasto variegato mondo dell’impegno civile che chiama le istituzioni, di ogni ordine e grado, a svolgere un ruolo di stimolo, di coordinamento e di sostegno all’azione di contrasto alla criminalità”.

“Ogni istituzione – spiegano ancora dal municipio – deve fare la propria parte e tanto più devono farla le istituzioni più vicine ai cittadini, oggi fortemente legittimate dal voto popolare diretto. In esse, una nuova classe dirigente sta seriamente lavorando, pur tra mille ritardi e difficoltà. Una leva di amministratori e amministratrici che, al di là dell’appartenenza politico-ideologica, colloca il bene comune al di sopra delle proprie posizioni, si cimenta con l’etica della responsabilità, ricerca un dialogo con i cittadini e ne sollecita la partecipazione. A tale classe dirigente spetta oggi il compito di ‘organizzare la legalità’ offrendo ai cittadini le occasioni e gli strumenti per sottrarsi all’invasione del contropotere criminale”.

Secondo la giunta loanese la “Carta di Avviso Pubblico” può rappresentare “un utile strumento di riferimento dal quale ogni ente locale potrà attingere per cercare di agire concretamente sul versante della prevenzione delle nuove e più insidiose forme di corruzione e per promuovere la cultura della trasparenza e della legalità”.

Da qui la decisione di aderire alla “Carta di Avviso Pubblico” accogliendone atto costitutivo, statuto e carta d’intenti: “Gli scopi e le finalità della stessa ivi indicati sono perfettamente rispondenti alle intenzioni di questa amministrazione”.

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